Newsletter ATS informa 2022
Salute e lavoro logorante: un’indagine rivela come il benessere sia ancora lontano 1
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Salute e lavoro logorante: un’indagine rivela come il benessere sia ancora lontano
La Lega italiana per la Lotta contro i Tumori, insieme alla Fondazione Bignaschi e all'Agenzia di Tutela della Salute della Brianza, hanno voluto indagare l’esposizione a comportamenti e stili di vita dannosi per la salute fisica e mentale dei lavoratori e delle lavoratrici impiegati in occupazioni logoranti nel territorio milanese e brianzolo. Lo studio aiuta a comprendere il fenomeno che a livello internazionale è già oggetto di riflessione, contribuendo con nuovi elementi originali.
La ricerca – condotto da David Benassi, professore ordinario all’Università degli studi Milano Bicocca e da David Consolazio, ricercatore all’Università statale degli studi di Milano, per conto di Fondazione Bignaschi, il lavoro si basa sull’elaborazione delle risposte di due focus group (che hanno visto il coinvolgimento di dipendenti e datori di lavoro) e sulle risposte di un campione non rappresentativo di lavoratori a questionari che esplorano temi quali: qualità del lavoro, ambiente lavorativo, stress e salute. L’iniziativa nasce da una collaborazione tra LILT e ATS che da quattro anni promuovono insieme la salute e il benessere dei lavoratori attraverso programmi specifici. Nella ricerca in questione, la prima realizzata insieme all’ente, ATS ha supportato LILT nell’individuazione degli intervistati per i focus group, contribuendo alla raccolta di dati. "Da tempo LILT è attiva nel welfare e collabora con ATS Brianza per promuovere la salute nei luoghi di lavoro, dove trascorriamo buona parte della giornata - commenta Marco Alloisio, Presidente LILT Milano Monza Brianza -. Questa indagine rappresenta un passo importante per registrare la percezione dei lavoratori più a rischio e per sensibilizzare le aziende sull’impatto dello stress sul benessere psico-fisico. E così possiamo sviluppare interventi ancora più mirati per prevenire molte patologie oncologiche e croniche”. I risultati dell’indagine evidenziano come il 67% delle aziende coinvolte nel campione non promuova programmi di salute sul lavoro, nonostante la crescente consapevolezza sul tema. I lavoratori più stressati potrebbero essere a rischio maggiore di malattie come il diabete o patologie cardiovascolari, soprattutto in presenza di comportamenti alimentari poco salutari e scarsa attività fisica. Un legame più sottile ma significativo è anche quello tra stress e tumori: se il livello di stress è elevato, è probabile che i comportamenti dannosi (come il fumo o l'alimentazione disordinata) aumentino, incrementando il rischio di sviluppare tumori, in particolare quelli correlati al fumo, come il cancro ai polmoni. Interventi volti a migliorare la qualità dell’esperienza lavorativa, come i programmi di WHP, potrebbero ridurre lo stress, migliorare la salute dei dipendenti e aumentare la loro produttività. “Questo studio sulla salute dei lavoratori impiegati in occupazioni logoranti nel nostro territorio fornisce un’importante fotografia molto utile per attuare azioni efficaci che puntano al benessere dei lavoratori – evidenzia il Direttore Generale di ATS Brianza Michele Brait -. La nostra Agenzia crede fortemente nel programma Workplace Health Promotion che portiamo avanti con determinazione e che, anche grazie alla preziosa collaborazione con LILT, sta coinvolgendo sempre più aziende e lavoratori”. L’INDAGINE Il campione – è composto per il 79% da donne e per il 21% da uomini, con un'età media compresa tra i 50 e i 55 anni e un titolo di studio prevalente di diploma superiore (53%). La maggior parte dei partecipanti lavora come manovale (32.6%), seguita da impiegati nel settore delle vendite (21.2%), ristorazione (19.9%), pulizie (14.4%) e sanità (11%). Il 16.6% del campione lavora su turni notturni e il 78.5% svolge straordinari. Il 69.6% dei partecipanti ha oltre 10 anni di esperienza lavorativa. Qualità del lavoro - Gli indicatori relativi alla qualità del lavoro sono stati analizzati attraverso cinque categorie: security (sicurezza, intesa come stabilità del lavoro e tutele contro la perdita del posto di lavoro), control (controllo, riferito al grado di autonomia che il lavoratore ha sul proprio lavoro e sulle proprie decisioni) demand (carico di lavoro, ovvero le richieste psicologiche e fisiche che prevede il lavoro) reward (ricompensa, ovvero il riconoscimento e i benefici economici, sociali o emotivi ottenuti dal lavoro) ed effort (sforzo, ovvero il livello di impegno richiesto dal proprio lavoro). Il 43.1% del campione si ritiene poco soddisfatto del proprio lavoro, con solo l’1.7% molto soddisfatto. La soddisfazione media per le condizioni economiche è di 2.1 su 4, dove 1 è per niente e 4 è molto. Questi dati suggeriscono una bassa soddisfazione generale, sia per le condizioni economiche che per la qualità del lavoro. L’unica voce che ottiene è un punteggio più alto è quella della sicurezza, intesa come certezza di occupazione. Il punteggio superiore di questa voce potrebbe trovare una risposta nell’esistenza di contratti a tempo indeterminato o nella presenza di opportunità lavorative anche al di fuori della propria azienda. Ambiente lavorativo - La conciliazione vita privata-lavoro è stata valutata su una scala da 1 a 4 (dove 1 corrisponde a per nulla e 4 a molto) con un punteggio medio di 2.6 per il sonno sufficiente e 2.4 per la cura di sé e della famiglia (visite mediche, prevenzione). L'ambiente lavorativo e lo stress sono strettamente connessi: il 67.4% dei lavoratori dichiara che la propria azienda non promuove programmi di salute sul lavoro (workplace health promotion - WHP), mentre solo il 22.7% dichiara di poter usufruirne. Di questi, il 45.2% segue i programmi, ma solo il 40% li considera parzialmente efficaci. Il 42.1% non partecipa ai programmi per mancanza di tempo, mentre il 10.5% non è interessato. Solo il 5% ritiene non siano utili. Stress - Lo stress lavorativo è stato misurato su una scala da 1 a 4 (dove 1 corrisponde a mai e 4 a molto) e i risultati evidenziano diverse problematiche. I fumatori (56 persone nel campione su 181) hanno un punteggio medio di 3.1 per lo stress causato dal lavoro. Per tutti, anche per chi non fuma, lo stress legato alla mansione ha un punteggio di 2.9 su 4. L’alimentazione disordinata o abbondante dovuta allo stress ha un punteggio di 2.8, stessa cosa per l'umiliazione o frustrazione derivante dal lavoro. La difficoltà di sonno e la difficoltà di dedicarsi ad attività desiderate a causa dello stress totalizzano un punteggio rispettivamente di 2.7 e di 2.6, mentre il consumo di alcol è meno significativo, con un punteggio di 1.6 (ottenuto dalla media del punteggio di chi beve quotidianamente e di chi non lo fa con la stessa frequenza). Le differenze tra uomini e donne riguardano principalmente l'intensità degli effetti, ma in generale la direzione delle relazioni osservate è simile per entrambi. Salute - La soddisfazione per la salute percepita è di 3.1 su 5 (dove 1 è per niente e 5 molto) con il 48.1% dei lavoratori che si definisce neutrale. Insoddisfatto il 3.3% del campione e molto soddisfatto l’1.7%. Il 35.9% dei partecipanti non riesce a seguire una dieta salutare sul lavoro, spesso a causa dell’assenza del servizio mensa, mentre il 29.8% non riscontra difficoltà a mangiare in modo salutare. La scansione dei tempi lavorativi influenza abbastanza le abitudini alimentari per il 41.4% dei partecipanti, mentre il 18.2% lo considera un fattore molto influente (per il 27.6 poco e per il 12.7 per nulla). Il consumo quotidiano di frutta e verdura riguarda il 70% dei partecipanti, mentre la maggior parte evita bevande zuccherate quotidianamente. Tuttavia, circa metà del campione consuma quotidianamente snack salati o dolci, un dato che potrebbe essere legato alla disponibilità di distributori automatici nelle aziende e che potrebbe essere risolto includendo prodotti salutari nei distributori. Quasi il 90% del campione non consuma alcol quotidianamente. Per quanto riguarda lo sforzo fisico sul lavoro, è moderato per il 60% dei partecipanti. Fuori dal luogo di lavoro però il 44% delle persone non pratica attività fisica regolare. Solo il 7% fa sport in modo intenso. Tra i fumatori, circa il 30% fuma durante le pause e la maggior parte di chi ha smesso di fumare lo ha fatto solo per brevi periodi. Il 7% dei partecipanti fa uso di sostanze. Il 30% dei partecipanti non ha mai rinunciato a fare una visita medica a causa del lavoro, mentre il 17.1% ha rinviato per motivi di lunga attesa e un altro 17.6% per difficoltà economiche.
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Il punto del Direttore Generale 4
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Il punto del Direttore Generale
Benvenuti ad un nuovo appuntamento con la newsletter "ATS Informa", il primo del 2025. In questa edizione vi vogliamo mostrare alcune progettualità ed iniziative che la nostra Agenzia di Tutela della Salute ha sviluppato in questi ultimi mesi. Come al solito, cercheremo di spaziare nei diversi campi di lavoro in cui siamo impegnati, anche per far conoscere a tutti le varie attività che svolgiamo nel territorio delle province di Lecco e Monza Brianza.
Ho voluto che la newsletter abbia come primo articolo, un affondo su un argomento molto importante e di estrema attualità: il contrasto alla violenza sugli operatori sanitari e sociosanitari. Un annoso problema che combattiamo per sradicare ma che purtroppo colpisce ogni anno migliaia di operatori. Un tema, quella della violenza subita che ci riguarda da vicino, basti pensare, come avrete saputo dagli organi di stampa, dell'aggressione subita da alcuni nostri Veterinari ufficiali durante dei controlli ad un macello nelle scorse settimane. Proprio partendo dall'attività dei Veterinari ed ai Tecnici della Prevenzione del Dipartimento Veterinario e degli Alimenti di Origine Animale, abbiamo realizzato un video di sensibilizzazione che troverete nell'articolo. Passiamo poi ad una fotografia sulle attività della Struttura Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN), con un report sintetico delle attività svolte durante l'anno 2024. Un compito molto importante quello del SIAN, che effettua controlli costanti in materia di sicurezza alimentare e che punta non solo a reprimere le irregolarità, ma anche a promuovere la cultura della prevenzione e della formazione, sensibilizzando gli operatori del settore. Parallelamente invitiamo le imprese e i cittadini a segnalare all’autorità sanitaria competente eventuali anomalie nella sicurezza alimentare. Passando all'ambito sociosanitario, in particolare al Dipartimento Programmazione per l'Integrazione delle Prestazioni Sociosanitarie con quelle Sociali (PIPSS), parliamo dei Centri per la Famiglia, un'istituzione creata e promossa da Regione Lombardia, governata dalla nostra Agenzia e che rappresenta una notevole risorsa sul territorio, grazie alla promozione di progetti volti all’integrazione sociosanitaria e sociale. I Centri per la Famiglia realizzano attività e laboratori per tutto il ciclo di vita, in spazi accessibili e gratuiti. Sostengono ed orientano le famiglie nella lettura dei propri bisogni e nell’ accesso ai servizi. I Centri per la Famiglia attivi sul territorio di ATS Brianza sono 9, e nell'articolo li scoprirete. Tornando al Dipartimento Veterinario e degli Alimenti di Origine Animale, parte proprio in questi giorni il Piano di vaccinazione obbligatoria di tutti i capi ovini per proteggere la popolazione animale dalla “blue tongue”, la malattia della lingua blu. Questo morbo, seppur non pericoloso per l'uomo, ha colpito più di 70 capi nel nostro territorio. In tema di Promozione della Salute nei Luoghi di Lavoro, vogliamo dare spazio ad un nuovo studio di LILT, Fondazione Bignaschi e ATS Brianza che ha voluto indagare l’esposizione a comportamenti e stili di vita dannosi per la salute fisica e mentale dei lavoratori e delle lavoratrici impiegati in occupazioni logoranti nel territorio. Nell'articolo dedicato potete trovare i principali risultati di questa ricerca. Il successivo articolo presenterà il Corso di Formazione Avanzato in Interventi Assistiti con gli Animali (IAA). Dopo i 2 corsi propedeutici e i 2 corsi base tenutisi tra il 2022 e il 2024, a completamento dell’iter formativo il 3 aprile parte il corso di livello avanzato. Considerata la crescente domanda di queste figure e le numerose possibilità di utilizzo di queste metodiche educativo-terapeutiche, non prive di benefici anche sul piano ludico e socializzante, ATS Brianza negli ultimi anni ha rafforzato il proprio impegno nella promozione di corsi, volti a creare una platea di operatori altamente professionalizzati, in possesso di adeguate competenze nell’ambito degli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA). L'ultimo affondo di questa edizione riguarda la Campagna informativa “Impariamo dagli errori”, promossa dalla Struttura Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro della nostra Agenzia. La Campagna informativa “Impariamo dagli errori” si sviluppa raccontando sul sito web aziendale alcune dinamiche infortunistiche di casi indagati, con la speranza che l’informazione su questi eventi contribuisca a ridurre la possibilità del ripetersi ancora di infortuni con le stesse dinamiche. Buona lettura e ci rivedremo alla prossima edizione di giugno!
Dott. Michele Brait, Direttore Generale ATS Brianza |
I Centri per la Famiglia di ATS Brianza, un’importante risorsa per i nuclei famigliari del nostro territorio
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Sono 9 i Centri per la Famiglia attivi nelle province di Lecco e Monza Brianza, che, grazie al coordinamento di tanti soggetti, offrono servizi e proposte educative alle famiglie.
Oltre 1.700 controlli nel 2024 per garantire la sicurezza degli alimenti
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La Struttura Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) di ATS Brianza esegue i controlli ufficiali nel settore alimentare: ispezioni e sanzioni, ma anche progetti educativi per migliorare gli aspetti nutrizionali. Il Direttore Generale di ATS Brianza: "Controlli costanti per assicurare la salute pubblica".
Giornata Nazionale di Educazione e Prevenzione contro la Violenza nei Confronti degli Operatori Sanitari e Socio-Sanitari
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Il 12 marzo 2025 si è celebrata la Giornata Nazionale di Educazione e Prevenzione contro la Violenza nei Confronti degli Operatori Sanitari e Socio-Sanitari. In occasione di questa importante giornata, abbiamo prodotto un video per sensibilizzare e diffondere la cultura del rispetto verso chi lavora nel settore sanitario e socio-sanitario.