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ATS Brianza organizza l’Happy hour safe per accertamenti gratuiti e info sull’hiv dal 2 al 6 dicembre.

 

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In occasione del 1 dicembre, giornata mondiale di lotta all’AIDS, l’Unità Operativa Dipartimentale “Promozione della Salute, Prevenzione Fattori di Rischio Comportamentali e Medicina Interculturale” dell’ATS BRIANZA con sede in via Dante 1 a Muggiò promuove nelle giornate dal 2 al 6 dicembre 2019 l’evento “Happy Hour Safe”, un’apertura straordinaria degli ambulatori dalle 16.00 alle 19.00 per accogliere, in orari abitualmente dedicati all’happy hour, le cittadine e i cittadini che desiderino fare accertamenti o avere informazioni sull’HIV.

 

Le aperture straordinarie, che hanno raggiunto il 6 anno nel 2019, e sono attive in 3 diversi momenti dell’anno, nascono in considerazione dei dati epidemiologici relativi alle nuove infezioni da HIV in Italia, che individuano i sieropositivi inconsapevoli come uno dei maggiori pericoli per la salute pubblica e individuale.

Li’Istituto Superiore di Sanità sottolinea come che nel 2018 in Italia sono state segnalate 2.847 nuove diagnosi di infezione da HIV, pari a 4,7 nuovi casi per 100.000 residenti, lievemente al di sotto della media dei Paesi dell’Unione Europea (5,1 casi per 100.000 residenti).

La maggioranza delle nuove diagnosi di infezione da HIV è attribuibile a rapporti sessuali non protetti, che costituiscono circa l’80% di tutte le segnalazioni (eterosessuali 41,2%; maschi che fanno sesso con maschi - MSM 39,0%). In particolare i dati evidenziano che negli ultimi anni la proporzione di casi attribuibili a trasmissione tra MSM è aumentata (dal 31,8% nel 2010 al 39.0% nel 2018).

L’incidenza più alta è stata osservata tra le persone di 25-29 anni; in queste fascia di età, l’incidenza nei maschi è almeno 3 volte superiore a quelle delle femmine.

 

Occorre sottolineare che il 37,8% delle persone con una nuova diagnosi di infezione da HIV è stato diagnosticato in fase clinica avanzata (cioè con basse difese o presenza di sintomi): dato che indica che il virus ha già prodotto danni consistenti al sistema immunitario.

In particolare, circa il 43.9% delle persone con una nuova diagnosi di infezione da HIV aveva eseguito il test HIV per la presenza di sintomi (nel 32, 6% dei casi HIV-correlati), il 28.1% in seguito a un comportamento a rischio e solo il 9.8% in seguito a controlli di routine o iniziative di screening/campagne informative.

 

Anche per quanto riguarda le diagnosi di AIDS, oltre il 70% dei casi di AIDS segnalati nel 2018 era costituito da persone che non sapevano di essere HIV positive.

Nel tempo è aumentata, infatti, la proporzione delle persone con nuova diagnosi di AIDS che ignorava la propria sieropositività e ha scoperto di essere HIV positiva nei pochi mesi precedenti la diagnosi di AIDS, (http://www.iss.it/ccoa/).

Dal fronte delle terapie per l’HIV arrivano, invece, dati molto rassicuranti: nonostante non esistano ancora farmaci in grado di eliminare l’HIV dall’organismo, le terapie risultano, ormai da anni, molto efficaci e ben tollerate, tanto da garantire un’ottima qualità di vita delle persone sieropositive e rendere l'aspettativa di vita paragonabile a quella della popolazione generale. L’infezione da HIV opportunamente trattata è oggi considerata un’infezione cronica, che lascia spazio a progetti di vita personali, lavorativi e familiari, compreso quello di diventare genitori.

In più, oltre a sostenere lo stato di salute, una terapia efficace è in grado di ridurre significativamente il rischio di trasmettere il virus ad altre persone, come dimostrato anche dai dati di studi internazionali pubblicati recentemente. Questo aspetto della terapia ha una ricaduta estremamente positiva sia per le persone con HIV sia per la collettività, contribuendo in modo sostanziale al contenimento dell’epidemia.

 

La cultura della prevenzione delle Infezioni Sessualmente Trasmissibili (IST), tra cui l’HIV, è uno dei “cavalli di battaglia” dell’Unità Operativa Dipartimentale “Promozione della Salute, Prevenzione Fattori di Rischio Comportamentali e Medicina Interculturale” dell’ATS Brianza presso la quale nel corso del 2018 sono stati eseguiti circa 1800 accertamenti, consentendo la diagnosi di 4 nuovi casi di infezione da HIV e 276 diagnosi di altre IST come ad esempio sifilide, gonorrea, clamidia, micoplasma, Papillomavirus, epatiti virali.

L’iniziativa “Happy Hour Safe” si inserisce quindi in questo contesto di prevenzione delle IST e si rivolge a tutta la popolazione, alla quale viene chiesto un atto di consapevolezza individuale, al fine di permettere sia una diagnosi precoce, che garantisce la possibilità di cure tempestive con conseguente prognosi migliore, sia l’interruzione di una catena di infezioni misconosciute e talvolta insospettabili.

 

L’accesso potrà avvenire senza appuntamento, gli esami verranno eseguiti in forma anonima e gratuita e non sarà necessaria l’impegnativa del medico.

Gli accertamenti HIV verranno effettuati su sangue e/o su saliva. Il Test Rapido HIV su saliva, che verrà utilizzato secondo parere medico, permette una risposta in circa 40 minuti e necessita di conferma con prelievo di sangue solo in caso di reattività.

 

 

Come di consueto, saranno a disposizione dell’utenza anche le attività di counselling e, negli orari di apertura straordinaria, resterà in funzione il Numero Verde 800-512103.