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L’ATS della Brianza ha emesso un avviso pubblico per la formazione di apposita graduatoria aziendale da utilizzare per il conferimento di incarichi provvisori e di sostituzione per il servizio di Continuità Assistenziale sul proprio territorio.

L’azione è stata fortemente voluta dalla Direzione dell’ATS che, vista la carenza di medici di Continuità Assistenziale aventi incarico a tempo indeterminato, vuole consentire di assicurare le attività aziendali sul territorio in modo da garantire la presa in carico dei bisogni dei cittadini.

La graduatoria avrà durata fino al 31-05-2018, gli incarichi avranno durata di massimo un anno e comportano lo svolgimento dei turni assegnati per l'ASST interessata per un numero di 24 ore settimanali. L'incarico provvisorio cessa a seguito del conferimento di un incarico a tempo indeterminato nella postazione territoriale dell'ASST interessata.

Il Dott. Silvano Lopez, Direttore Sanitario dell’ATS della Brianza, chiarisce l’origine di questa azione e i risultati attesi: "Proseguono i lavori del gruppo di miglioramento del Pronto Soccorso di cui a breve potremo presentare i primi risultati.

Seguendo l'impostazione metodologica dell'ATS che, nell'esplicitare la propria mission legata alla programmazione e al governo del sistema, individua e mette in relazione i vari nodi della rete, nell'area del Pronto Soccorso si stanno effettuando delle riflessioni sul ruolo dei medici di continuità assistenziale anche in previsione dei futuri sviluppi legati al provvedimento regionale del governo della domanda e al prossimo contratto nazionale di categoria  convenzione nazionale.

Due sono gli aspetti individuati:

1) la formazione;

2) il mantenimento di un gruppo sufficientemente numeroso di professionisti.

Se nel primo caso si sta programmando con le rappresentanze dei medici il piano formativo annuale, dall'altro, con un provvedimento specifico, l'ATS emetterà appunto un bando per ricercare professionisti ai quali affidare per i prossimi anni un incarico di continuità assistenziale. Questo consentirà di mantenere stabile numericamente il nucleo di professionisti che è caratterizzato da un discreto turnover. Da qui la necessità di reclutare un certo numero di medici che decidono di fare un percorso professionale in un settore estremamente utile alla collettività".