Mercoledì 6 Settembre, la Dirigenza dell’ATS della Brianza è stata ospitata dall’Oasi San Gerardo di Monza, per un incontro con i vertici del gruppo La Meridiana, che gestisce appunto il centro e altre strutture socio-sanitarie brianzole.
L’incontro si inserisce nel calendario di appuntamenti, in corso da un anno e mezzo, che vede la l’Agenzia di Tutela della Salute, con la sua Direzione Strategica, i Capi Dipartimento e i Direttori di Distretto, fare visita direttamente agli enti sanitari e socio-sanitari dei territori lecchesi e monzesi. Gli incontri hanno lo scopo di conoscere direttamente le diverse realtà, confrontarsi sui temi attuali in agenda e offrire spunti per costruire una crescita condivisa del sistema di presa in carico del paziente.
Il Centro “Oasi San Gerardo” nasce dalla volontà dell’Amministrazione della Fondazione Oasi San Gerardo e della Cooperativa sociale La Meridiana di garantire alle persone anziane un nuovo modello di sostegno, intermedio fra l’abitazione e la casa di riposo ed in linea con le esperienze e le conoscenze più aggiornate. Il posizionamento in pieno centro storico permette agli ospiti di poter accedere ai diversi servizi cittadini comodamente.
La mattinata si è aperta con un confronto tra i due gruppi dirigenziali che ha riguardato principalmente i servizi offerti dal centro e l’esperienza della cooperativa nella gestione delle diverse problematiche.
Il Direttore Generale dell’Agenzia di Tutela della Salute ha ringraziato dell’ospitalità e spiegato che: “Questi Collegi di Direzione itineranti servono proprio per comprendere meglio il nostro lavoro. Siamo qua anche per conoscere il modello gestionale alla base di questa attività, per capire se può uscire dal campo della sperimentazione per metterlo a sistema”.
Roberto Mauri, Direttore de la Cooperativa La Meridiana, cooperativa che gestisce l’Oasi San Gerardo ed altre strutture dedicate all’anziano ed a persone con patologie neurologiche complesse, ha parlato dell’attività svolta in via Gerardo dei Tintori: “I servizi dell’Oasi sono indirizzati ad anziani in condizione di fragilità, con difficoltà a vivere in autonomia al proprio domicilio ma non così compromessi per una rsa. Ad ognuno di essi la residenza garantisce la necessaria indipendenza, ma in un contesto sicuro e arricchito da servizi e proposte: tutela, sostegno domestico, animazione del tempo libero, iniziative culturali, attività di stimolazione fisica e mentale. Questa integrazione di servizi nasce dalla volontà di garantire una continuità di cura”.
“Abbiamo 29 unità abitative – continua il Direttore Mauri - con servizi di sostegno per le diverse necessità dell’anziano, dotati di servizi di qualità e di sistemi di sicurezza e di teleassistenza, sale comuni per attività aperte sia ai residenti sia agli anziani del quartiere”.
I rappresentanti dell’ATS sono stati poi accompagnati a visitare la struttura e hanno incontrato alcuni ospiti che hanno condiviso la loro esperienza.