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14/11/2018

 

SCREENING COLON RETTO: NEL 2016 DIAGNOSTICATE E TRATTATE OLTRE 600 LESIONI

 

 

35 carcinomi, 9 adenomi cancerizzati, 138 adenomi avanzati e 434 adenomi iniziali, per un totale di oltre 600 lesioni diagnosticate e trattate: sono questi i risultati della campagna di screening al colon retto (e degli accertamenti successivi tramite colonscopia) condotta da ATS Brianza in provincia di Monza nel  2016. A fronte di una popolazione target (50/69 anni) di 106.857 soggetti invitati a partecipare alla ricerca di sangue occulto nelle feci, hanno aderito 45.862 persone.

 

“Lo screening, gratuito, è rivolto a uomini e a donne e mira a prevenire una delle patologie tumorali più diffuse – spiega il Direttore Sanitario dell’Agenzia di Tutela della Salute Silvano Lopez – È la quarta neoplasia più frequente fra gli uomini (11,3% del totale dei tumori) e la terza più frequente fra le donne (11,5% del totale). La prevenzione dà ottimi risultati: una diagnosi precoce riduce la mortalità di circa il 20%”.

 

“Nel 2018 ATS Brianza ha ampliato la fascia della popolazione che può effettuare gratuitamente lo screening coinvolgendo nell’importante iniziativa di prevenzione anche i soggetti in fascia di età compresa tra i 70 e i 74 anni - spiega la dottoressa Faustina Lobuono, Responsabile dell’UOS Programmi di Screening Monza di ATS Brianza – È importante cogliere l’opportunità di aderire allo screening organizzato che rappresenta un percorso preferenziale per modalità e tempistiche di diagnosi e trattamento dei tumori del colon retto. È poi indispensabile farlo in maniera costante, rispondendo ogni due anni all’invito che la nostra Agenzia manda tramite lettera a domicilio con le modalità di ritiro e consegna della provetta con il campione di feci per l’esecuzione delle analisi. L’individuazione di una lesione in fase iniziale può favorire una prognosi migliore e la possibilità di guarigione”.

 

Se lo screening dà un risultato positivo il paziente viene invitato a sottoporsi ad ulteriori accertamenti (colonscopia) e anche questi vengono offerti gratuitamente. “Molto è stato fatto, ma l’auspicio di ATS Brianza è che continui a crescere il numero delle persone che aderiscono ad uno screening che davvero può salvare loro la vita”, conclude la dottoressa Lobuono.