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Newsletter ATS informa 2022
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La Lotta allo Spreco durante il Gran Premio di Monza porta il cibo a 270 famiglie bisognose
Un Gran Premio d’Italia a Monza indimenticabile per tutti gli appassionati di Formula 1, con la vittoria del Ferrarista Charles Leclerc che ha mandato in visibilio le decine di migliaia di tifosi della “Rossa” presenti all’autodromo. Ma il weekend ha avuto un altro spettacolare risultato: grazie al protocollo di intesa fra di ATS Brianza, Autodromo Nazionale Monza e CSV (Centro di Servizio per il Volontariato) Monza Lecco Sondrio per la promozione della riduzione dello spreco alimentare, il recupero delle eccedenze alimentari e la ridistribuzione alla famiglie in stato di necessità del territorio, sono state raccolte più di 3,5 tonnellate di derrate alimentari, donate da operatori del settore alimentare e centri di produzione pasti presenti in Autodromo; il coordinamento e la collaborazione fra operatori di ATS, OSA, CSV ha portato alla raccolta, porzionatura e distribuzione di pasti e prodotti alimentari a 270 famiglie bisognose, grazie all’impegno di 120 valorosi volontari. Le materie prime, semilavorati e pasti correttamente conservati quali frutta e verdura, piatti pronti, carne, prodotti da forno sono stati consegnati dagli operatori alimentari che hanno aderito alla progettazione, presso i centri di raccolta presenti in Autodromo messi a disposizione dai due gestori dei centri cottura principali, dove operatori del Dipartimento Igiene di ATS Brianza hanno verificato il mantenimento dei requisiti di igiene e sicurezza degli alimenti conferiti. “Un esito importante che gratifica l’impegno e la collaborazione di enti, associazioni, operatori del settore alimentare, uniti in questa sfida di responsabilità sociale, sostenibilità ambientale e promozione delle salute – spiega il Direttore Generale di ATS Brianza dr. Michele Brait -. Siamo al terzo anno di applicazione e mi piace sottolineare come, rispetto all’anno scorso, grazie all’attività di sensibilizzazione e alle campagne di riduzione dello spreco che abbiamo promosso, si sia verificata una maggiore attenzione a monte relativa al contenimento dello spreco da parte degli operatori alimentari, una migliore pianificazione delle attività di produzione ed una volontà maggiore di essere parte attiva in questa rete virtuosa per il sostegno alle famiglie più bisognose. Infine, ringrazio i 27 operatori della nostra Agenzia che per 4 giorni si sono impegnati in questa attività”. "Vedere i numeri della food donation sempre in crescita è una grande soddisfazione - ha commentato Giuseppe Redaelli, presidente SIAS Autodromo Nazionale Monza - Insieme ad ATS Brianza e CSV, nel corso degli ultimi 3 anni, abbiamo raggiunto risultati straordinari e, anno dopo anno, siamo riusciti a coinvolgere sempre più aziende e team nella donazione, aiutando molte famiglie in difficoltà. Continuare su questa strada è fondamentale per Autodromo Nazionale Monza al fine di sensibilizzare per evitare gli sprechi e aiutare chi ne ha bisogno". "Sentiamo un’infinita soddisfazione personale e di gruppo – evidenzia il Presidente di CSV Monza Lecco Sondrio Filippo Viganò - per i risultati raggiunti grazie a 120 volontarie e volontari che fanno parte di associazioni radicate nel territorio o hanno scelto liberamente di dedicarsi al progetto come cittadini dando un bellissimo esempio di partecipazione, di attenzione alla sostenibilità ambientale e di grande solidarietà. Importantissima inoltre la collaborazione tra ATS,CSV e Casa del Volontariato, rete che è ormai solida ed esempio di interazione tra istituzioni e terzo settore. Dobbiamo consolidare queste esperienze emblematiche, ci aspettano ancora tanti Gran Premi, non solo di automobilismo ma anche della vita!"
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ATS Brianza al fianco delle Aziende del territorio alla conquista di nuovi mercati per l’Export
I prodotti alimentari “Made in Italy” sono molto richiesti in tutto il mondo, in quanto considerati sinonimo di qualità e sicurezza. Ma esportare per un’azienda comporta un oneroso iter da seguire: oltre all’obbligo di conformità alle disposizioni vigenti europee in materia di igiene e sicurezza alimentare, le aziende esportatrici devono attenersi alle normative e alle certificazioni richieste dai paesi destinatari dell’esportazione, fornendo determinate garanzie, attraverso i certificati sanitari che accompagnano le merci. Le normative variano a seconda della destinazione e del tipo di prodotto da esportare e sono in continua evoluzione; inoltre spesso, per mantenere elevati livelli di protezione, i paesi terzi impongono nuove regole, requisiti speciali e garanzie in materia di sicurezza di cui i modelli di certificato sanitario concordati fra il paese importatore, il Ministero della salute e/o la Commissione Europea rappresentano solo la classica punta dell’iceberg. Esportare per le aziende rappresenta un processo complesso ed oneroso che comporta necessariamente un approccio condiviso da tutte le parti coinvolte: per poter esportare in un paese terzo bisogna infatti dimostrare che i propri prodotti rispettano criteri di sicurezza alimentare almeno pari e non inferiori a quelli stabiliti dalla normativa nazionale del paese di destinazione. Nella tabella che segue sono indicati gli stabilimenti che insistono sul territorio di ATS Brianza (province di Lecco e Monza) iscritti negli elenchi del Ministero della Salute degli impianti autorizzati all’esportazione verso Paesi Terzi (dati 2023): In questa tabella sono indicati gli stabilimenti sul territorio di ATS iscritti negli elenchi degli impianti autorizzati all’esportazione verso Paesi Terzi, direttamente gestiti da Paesi Terzi stessi (dati 2023): La struttura “Export Paesi Terzi” di ATS Brianza “Per soddisfere i diversi requisiti richiesti e sostenere sempre di più la competitività delle imprese del nostro territorio – spiega il dr. Diego Perego, Direttore del Dipartimento Veterinario di ATS Brianza – abbiamo creato, all’interno del Dipartimento Veterinario, un’apposita struttura “Export Paesi Terzi” che promuove la conoscenza e il rispetto delle garanzie igienico sanitarie, richieste dai Paesi Terzi importatori”. All’interno di questa struttura opera un team di Veterinari Ufficiali dediti soprattutto alle problematiche legate all’esportazione di prodotti di origine animale, che supporta le aziende nella verifica dei requisiti richiesti dai paesi terzi, un’attività che richiede la presenza pressoché continua di veterinari ufficiali negli stabilimenti. E la struttura Export Paesi Terzi di ATS Brianza fa scuola: nel 2024 infatti ha organizzato un corso di formazione rivolto ai Veterinari Ufficiali intitolato: “Attività di controllo ufficiale negli impianti abilitati all’export”. Sono state dedicate al corso 4 giornate presso aziende abilitate all’export verso Paesi Terzi e dedite alla produzione di prodotti a base di carne (salami) e di prodotti a base di latte (formaggi). Obiettivo del corso è stato quello di approfondire tematiche specifiche dell’attività di controllo ufficiale in stabilimenti che effettuano export e rilascio delle attestazioni/certificazioni ufficiali. Nella seguente tabella sono riportati i numeri dei certificati export e delle attestazioni, necessarie al Veterinario Ufficiale della ditta che esporterà per potere redigere i certificati previsti dal paese terzo, rilasciate dal 2023 a luglio 2024, con le suddivisioni per i paesi Terzi maggiormente coinvolti nelle esportazioni. Dalla tabella si può evincere un deciso aumento delle certificazioni (30 %), in particolare verso gli Usa (40%), paese maggiormente interessato dall'export dei prodotti a base di carne. Si sottolinea come i dati, se correlati alla situazione italiana legata alla PSA (peste suina africana), mostrino che ATS Brianza, grazie alla presenza di 6 (a breve 7) impianti USA, sia l’ATS lombarda più coinvolta nell'export verso gli USA dei prodotti a base di carne, seconda solo alle zone di prosciutto crudo DOP (Parma e San Daniele). Le esportazioni nel mercato USA Certamente l’ammissione di un’azienda alla filiera USA, per i prodotti soggetti alla giurisdizione FSIS quali ad esempio carne e derivati, rappresenta una delle espressioni più alte di quanto sopra riportato, in quanto l’iter autorizzativo è un processo di miglioramento aziendale sia dal punto di vista strutturale sia di sicurezza alimentare, con requisiti specifici dettati dalla legislazione statunitense a cui le aziende esportatrici si devono adeguare. A complicare la situazione poi, il fatto che l’iter non termina nel momento del superamento della visita ispettiva ministeriale per il rilascio dell’autorizzazione all’iscrizione, ma continua perennemente sia per la presenza del Veterinario Ufficiale di ATS durante la produzione (ex daily inspection), sia per la emanazione di adeguamenti da parte delle autorità competenti statunitensi, ma anche per la loro visita di controllo biennale su alcuni degli impianti all’uopo autorizzati. Si crea quindi con le aziende un’incessante collaborazione necessaria per adempiere al meglio alle severe richieste, soprattutto del mercato americano. Nel 2023 i controlli “ex daily inspection “effettuati da ATS Brianza nelle 6 imprese del territorio per le esportazioni di alimenti di origine animale verso gli USA sono stati 610, mentre alla fine di luglio del 2024 sono già 461 (rispetto ai 333 del 2023 nello stesso periodo), manifestando un’importante aumento delle esportazioni, due ditte infatti hanno richiesto di istituire due turni di produzione anziché uno. Nel corso dell’anno vengono effettuate 72 verifiche delle modalità di conduzione del monitoraggio preoperativo e di adozione delle azioni correttive, la notte/mattina prima dell’inizio delle lavorazioni, 6 controlli serali delle pulizie di fine lavorazione, 12 supervisioni, 30 controlli microbiologici ambientali nell’ambiente di confezionamento dei prodotti USA e 30 campionamenti microbiologici su prodotti finiti pronti per export USA. “Risulta evidente – sottolinea il Direttore Generale di ATS Brianza dr. Michele Brait – che, oltre all’imprescindibile ruolo e la responsabilità dell’industria, anche i nostri veterinari ufficiali costituiscono un anello fondamentale del processo che può garantire l’esportazione degli alimenti di origine animale verso Paesi Terzi, Usa nello specifico, l’espansione del commercio e la conquista di nuovi mercati. Riceviamo spesso encomi e manifestazioni di ringraziamento dalle imprese con le quali collaboriamo, che evidenziano l’importanza del nostro impegno che permette loro di ampliare i mercati di vendita e aumentare di conseguenza il fatturato”. “Il raggiungimento di questi importanti obiettivi – conclude il Direttore Generale - è possibile solo sulla base di un’adeguata conoscenza, del rispetto reciproco tra gli attori coinvolti e dei requisiti, sia a livello di stabilimenti che di produzioni e di autorità di controllo. La forza imprenditoriale del territorio in quest’ambito nasce e cresce costantemente grazie anche ai nostri dipendenti che, con grande professionalità e umiltà si mettono a disposizione delle aziende che creano benessere, posti di lavoro, coinvolgendo mercati sempre più globali”. |
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Grande adesione ai quattro incontri del corso di formazione “La gestione delle Associazioni e delle Fondazioni”, organizzato da ATS Brianza. Il corso, avviato il 16/11/2023 è stato presentato dal Direttore Generale di ATS Brianza, dr. Carmelo Scarcella: “Abbiamo pensato di organizzare questo corso di carattere innovativo, partendo dall'esigenza riscontrata di effettuare un percorso formativo rivolto alle persone che occupano ruoli manageriali nelle Fondazioni e Associazioni e ai componenti della Commissione di Vigilanza ATS. L’obiettivo che intendiamo raggiungere è fornire un contributo concreto di strumenti e conoscenze su temi strategici per migliorare il funzionamento di questi enti, condividendo le principali criticità e le modalità per affrontarle”.
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WHP: promozione della salute nei luoghi di lavoro, premiate le imprese del territorio
Sono 70 le sedi aziendali delle province di Monza e Lecco (tra le quali ASST Brianza, ASST Lecco e IRCCS San Gerardo) che hanno ricevuto quest’anno il Premio “WHP – Workplace Healt Promotion” un riconoscimento legato al Programma “Aziende che Promuovono salute – Rete WHP Lombardia” che si colloca nel processo di Promozione della Salute negli ambienti di lavoro e che ha come obiettivo la promozione dei cambiamenti organizzativi dei luoghi di lavoro affinché possano diventare ambienti favorevoli all’adozione consapevole di stili di vita salutari. Le azioni possono riguardare diverse aree tematiche, dall’alimentazione allo stile di vita attivo, dalla lotta contro il tabagismo alla contrasto ad alcool, droghe e gioco d’azzardo, fino ad arrivare a pratiche quali conciliazione vita lavoro e welfare aziendale. Il 7 maggio, presso la Corte Tanzi ad Albiate, si è tenuto il convegno annuale del programma regionale WHP, coordinato da ATS Brianza. Un momento di incontro delle aziende che partecipano alla rete europea dove sono state premiate le aziende che hanno messo a disposizione dei propri lavoratori buone pratiche di salute e di sicurezza. Il pomeriggio è stato inoltre un’occasione per parlare di promozione della salute, con l’introduzione e i saluti del Direttore Generale dell’Agenzia di Tutela della salute della Brianza Michele Brait e del Direttore Sanitario Aldo Bellini e con diversi focus tenuti da relatori dell’Agenzia e ospiti quali David Consolazio, ricercatore Sociologia e Ricerca Sociale dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca. Di particolare interesse il tavolo di lavoro per la condivisione di buone pratiche tra le aziende. Tra i presenti alla giornata infatti anche aziende non ancora iscritte al programma ma interessate a farne parte. Il Direttore Generale di ATS Brianza Michele Brait ha sottolineato: “l’importanza delle azioni svolte dal programma WHP per la promozione di stili di vita sana per la prevenzione dell’insorgenza di patologie croniche che, in considerazione dell’allungamento dell’aspettativa di vita, costituiscono la sfida principale da affrontare per il Sistema Socio Sanitario Regionale. Il cardine del progetto è presidiare i fattori di rischio relativi alle malattie degenerative, cioè far sì che le aziende promuovano all’interno comportamenti di benessere e tutela della salute. Ciò crea un altro importante risultato, poiché i lavoratori poi portano il messaggio di salute anche fuori, in famiglia e nelle altre relazioni”. “La nostra ATS – ha concluso il dott. Brait - continuerà a portare avanti attività di promozione della salute dei lavoratori, non solo da promotore, ma in prima persona come azienda quindi al proprio interno. Auspichiamo che sempre maggiori aziende portino avanti queste iniziative che garantiscono un valore aggiunto notevole”.
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