Comunicati stampa - 2017

Dopo gli appuntamenti dei giorni scorsi con gli erogatori dei servizi sanitari e sociosanitari del territorio, nella mattinata di ieri, nella sede di Lecco, la Direzione ATS ha incontrato diversi rappresentanti degli ordini professionali, associazioni di categoria e associazioni di volontariato, per discutere sull'attuazione della Riforma Sanitaria in Lombardia.

In particolare, l'ATS della Brianza ha avviato un processo di accompagnamento e comunicazione per l'orientamento del paziente all'adesione del nuovo percorso di presa in carico ai sensi della nuova Riforma Sanitaria, pertanto il confronto con i soggetti interessati è stato utile per definire le nuove modalità d'azione.

Ricordiamo che la Dgr. 6164 di gennaio 2017 “Governo della Domanda” definisce gli indirizzi per il governo della domanda nei percorsi di presa in carico, partendo dal presupposto che occorre ripensare l’articolazione della rete dei servizi a partire dal bisogno della persona ed individuare quindi modelli di cura e presa in carico fondati sull’appropriatezza rispetto alla domanda. La deliberazione disegna quindi un nuovo modello di assistenza per i pazienti cronici. La novità principale è la loro classificazione per livello di complessità. Ad ogni livello corrisponderà un percorso assistenziale diverso con una forte integrazione tra ospedale e territorio.

In quest’ottica la risposta assistenziale non deve essere centrata solo sulla malattia (e quindi sulle necessarie specializzazioni d’offerta), ma va programmata in funzione della domanda di salute, diversificata per tipologie specifiche di pazienti e personalizzata in base ai bisogni individuali.Il nuovo modello di presa in carico si basa quindi sulla capacità di mettersi a “fianco” del paziente, accompagnandolo ed indirizzandolo, attraverso l’individuazione di un unico centro responsabile della presa in carico rispetto all’attuale molteplicità di attività e servizi.

In questa fase la Direzione dell’ATS ha ritenuto prioritario costruire un piano di comunicazione strutturato e condiviso, che abbia come risultato principale rendere chiara e univoca l’informazione ai cittadini. Questo piano verrà elaborato coinvolgendo in primis i diversi enti a diretto contatto con gli utenti del territorio; in particolare erano presenti all’incontro i rappresentanti di Solevol Lecco, Centro Servizio Volontariato M&B, Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Lecco e Monza, Ordine Farmacisti Lecco e Milano, Federfarma Lecco e Milano, Collegio degli Infermieri IPAVSI della Provincia di Lecco e Milano Lodi Monza e Brianza e Cittadinanzattiva Lombardia.

Il Direttore Generale dell’ATS della Brianza, Massimo Giupponi, ha aperto l’incontro sottolineando come l’ATS della Brianza stia “sperimentando nuove modalità di lavoro insieme grazie a questo fondamentale ed innovativo progetto. I soggetti presenti sul nostro territorio si stanno parlando, questa è la vera integrazione, l’unica strada percorribile per arrivare ad una reale applicazione della Riforma”.

La Dott.ssa Paola Pellicciari, Coordinatore Regionale Tribunale diritto dei malati Cittadinanzattiva Lombardia, ha portato al gruppo il contributo della sua Associazione: “Affinché il cittadino possa fare una scelta consapevole ci vuole una comunicazione consapevole. È quindi necessario lavorare insieme prima della partenza di questo importante progetto sui contenuti, sui comunicatori per poi arrivare al cittadino. Le associazioni di volontariato e civiche  hanno un grosso ruolo perché hanno una vicinanza reale ai cittadini e quindi costruire con noi un piano di comunicazione efficace è fondamentale per la riuscita di questo progetto”.

I Presidenti del Solevol Lecco e del CSV di Monza, Vertemati e Viganò, hanno evidenziato l’importanza del loro coinvolgimento: “Quello di stamattina è un passo importante perché la nostra partecipazione significa che stiamo realmente attuando insieme la Riforma Sanitaria, facendo parlare tra loro enti, associazioni, ordini, tutti con un unico scopo: l'informazione corretta e consapevole dei cittadini”.

Il piano prevede un ruolo rilevante anche per le farmacie; l’Ordine dei Farmacisti e Federfarma provinciale afferenti all’ATS della Brianza hanno auspicato che “questo momento di lavoro condiviso possa portare a trovare messaggi chiari ed efficaci per parlare ai cittadini. Assicuriamo la nostra collaborazione e ringraziamo la Direzione dell’ATS per averci convolto in questo percorso”.

Il Collegi Ipasvi di Lecco, Milano, Lodi, Monza Brianza hanno dichiarati: "Gli Ordini professionali degli infermieri monzesi e lecchesi (circa 26 mila professionisti) accolgono con favore la proposta dell’ATS di informare l’utenza in merito all'adesione ai percorsi di presa in carico della cronicità previsti dalla DGR, mettendo a disposizione i propri strumenti di comunicazione (siti istituzionali, rivista, canale youtube, uffici stampa) e organizzando nei prossimi mesi eventi formativi ad hoc. L’iniziativa è in linea con la mission degli Enti ordinistici, ossia la tutela dei professionisti iscritti e soprattutto delle persone da questi assistiti;  i pazienti  hanno diritto di ricevere cure infermieristiche di qualità, appropriate e sicure e, alla  luce dei principi enunciati nella legge di riforma n.23/2015, questo assume una valenza ancora più rilevante quando le cure sono erogate sul territorio, a favore di persone con patologie croniche: l'infermiere assicura continuità assistenziale e rappresenta un punto di riferimento per i molteplici attori della filiera erogativa".

Anche gli Ordini dei Medici hanno assicurato all’ATS della Brianza la collaborazione per lavorare insieme per una comunicazione univoca ed efficace che orienti i cittadini nella nuova offerta di servizi.

In questa breve relazione presentiamo l’attività del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’ATS della Brianza, volta ad assicurare la sanità animale si caratterizza negli interventi di prevenzione, di monitoraggio, di controllo e di eradicazione delle malattie infettive e diffusive degli animali, in particolare le zoonosi, tramite i piani di bonifica sanitaria degli allevamenti, i piani di monitoraggio delle malattie infettive e diffusive, la gestione delle anagrafi zootecniche e canina. I dati e le azioni sono relative al 2016. 

“L’attività svolta da parte del personale del Dipartimento Veterinario – spiega il Direttore del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’ATS della Brianza, Fabrizio Galbiati –  ha consentito di assicurare il mantenimento dell’attuale stato di indennità del Territorio nei confronti delle principali malattie degli animali, garantire la salvaguardia degli allevamenti e della fauna selvatica, al fine di tutelare la salute pubblica, consentendo la libera circolazione degli animali e dei loro prodotti e  tutelarne la produttività e il mantenimento della biodiversità.  Il mantenimento delle condizioni di igiene e sicurezza degli alimenti di origine animale, attraverso l’attuazione del controllo ufficiale di processo e di prodotto delle filiere agroalimentari, ha garantito la qualità e la sicurezza dei prodotti sia destinati al consumo locale sia all’esportazione  a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese del settore alimentare del nostro territorio”.

 Nel 2016 sono stati effettuati 27698 prelievi di sangue e altri campioni per l’attività di controllo.

Sono stati effettuati 960 controlli sul Benessere degli animali allevati, Farmacosorveglianza veterinaria, Alimentazione degli animali, Sottoprodotti e prodotti derivati di origine animale e Riproduzione animale. 

Per quanto riguarda il controllo sugli animali macellati, nel corso del 2016 negli impianti di macellazione dell’ATS della Brianza sono stati introdotti i seguenti capi:

SPECIE/CATEGORIA

TOTALE ATS

bovini

25.391

solipedi

206

ovini

2.349

caprini

1.470

suini

15.844

volatili

4.122

conigli

1.198.761

selvaggina

129

suini a domicilio

436

ovi-caprini a domicilio

58

TOTALE

1.248.766

A seguito dell’attività di controllo svolta presso gli impianti di macellazione sono stati adottati i provvedimenti di esclusione dal consumo umano (all’ispezione ante o post mortem) dei capi indicati nella tabella seguente e sono stati rilevati i casi di malattie trasmissibili all’uomo indicati nella stessa Tabella .

CAPI ESCLUSI DAL CONSUMO

TOTALE ATS

vacche

119

vitelloni

4

vitelli

2

suini

45

ovini

1

conigli

3723

TOTALE

3.894

casi zoonosi al macello

31

I controlli sugli alimenti di origine animale sono stati effettuati presso tutte le imprese riconosciute ai sensi del regolamento 853/2004 e nelle imprese registrate ai sensi del regolamento 852/2004. Le ispezioni in stabilimenti riconosciuti (macelli, salumifici, etc) sono state 816 mentre negli stabilimenti registrati (supermercati, etc)734. A fronte di tale attività si sono evidenziate rispettivamente 264 e 388 non conformità.

Le attività di prelievo e analisi nel settore degli alimenti di origine animale (BSE,Scrapie,Esami trichinoscopici,Radioattività,etc) sono state 15655 e sono state riscontrate solamente 2 positività.

Nella tabella seguente sono indicati il numero di certificati e dichiarazioni rilasciate per l’esportazione diretta o indiretta di prodotti di origine animale verso Paesi Terzi e il quantitativo di prodotti certificati

 

NUMERO

QUANTITA' (kg)

LECCO

MONZA

TOT ATS

LECCO

MONZA

TOT ATS

ATTESTAZIONI

717

30

747

1.635.715

14.490

1.650.205

CERTIFICATI

1.298

332

1.630

1.590.341

1.380.089

2.970.430

Totale

2.015

362

2.377

3.226.056

1.394.579

4.620.635

Di seguito sono evidenziate le sanzioni e provvedimenti emanati nel 2016

 

LECCO

MONZA

TOTALE ATS

Sanzioni amministrative

16

65

81

Sospensioni attività

1

1

2

Notizie di reato

5

11

16

 L’industria alimentare lattiero casearia territoriale è caratterizzata da aziende di media e piccola dimensione, micro caseifici con vendita diretta ai consumatori, e presenza nella zona montana  di Lecco, di 30 caseifici in alpeggio dei quali 18 con riconoscimento comunitario. Sono presenti 5 stabilimenti con dimensioni di rilevanza Nazionale. Nel territorio di Monza  sono 32 gli allevamenti di bovine da latte  e 3 gli allevamenti  di caprini da latte. Nel Lecchese sono 108 allevamenti di bovine da latte e 9 allevamenti di caprini da latte. 

Controlli ufficiali presso impianti riconosciuti : trasformazione , porzionatura, riconfezionamento

189

Controlli ufficiali presso esercizi registrati e produzione latte e/o trasformazione

171

Controlli presso i distributori di latte crudo

65

Campionamenti in stabilimenti riconosciuti /registrati   trasformazione latte e prodotti a base di latte compresi i gelati

174

Campionamenti di latte presso i distributori di latte crudo e gli allevamenti

441

Controlli ufficiali presso impianti riconosciuti : trasformazione alpeggio

11

 

piano   2016 sorveglianza aflatossina   M1 latte di massa : allevamenti da latte

( limite di legge 50 ng/ L ) Monza e Lecco

Area territoriale

allevamenti presenti da latte

n. ispezioni

N campioni latte

Nc gestione aflatossine

Nc referti di laboratorio

provvedimenti

prescrizioni

Sanzioni

CNR

MB

35

70

68

6

0

4

2

2

LC

118

65

141

03

3

3

0

0

 

 

Attività di certificazione a sostegno delle aziende che esportano nei Paesi Terzi:

 

numero

MB

LC

Certificazioni/attestazioni sanitarie per prodotti a base di latte, mangimi e pellame destinati all'export

284

933

 

Animali di affezione

Per il settore degli animali d’affezione è operativa l’anagrafe degli animali d’affezione regionale (AAA), ovvero il sistema informativo che permette la registrazione obbligatoria dei cani, solo per l’espatrio di gatti e furetti, che viene implementata dai Dipartimenti di prevenzione veterinari delle ATS, dai medici veterinari liberi professionisti accreditati e dai Comuni. Di seguito le attività relative effettuate nell’anno 2016

Attività Anagrafe Animali d'Affezione 2016

LECCO 2016

MONZA 2016

Prime iscrizioni

503

2001

Catture

542

1105

Passaporti rilasciati

942

1306

Cessioni

10

356

Affidi

20

135

Morsicature

134

492

Certificati Espatrio

12

40

 La gestione delle colonie feline viene effettuata con la collaborazione delle associazioni di volontariato e dei comuni, finalizzata alla sterilizzazione chirurgica degli animali, al fine del contenimento delle nascite e la riduzione dei problemi sanitari correlati a una eccessiva popolazione.

Gli interventi chirurgici di sterilizzazione vengono effettuati in tutti gli ambulatori dell’ATS; l'attività viene svolta in stretta collaborazione con le associazioni protezionistiche o direttamente con i privati cittadini.

 Sterilizzazione gatti

2016

LECCO

femmine

344

maschi

175

totale

519

MONZA

femmine

435

maschi

237

totale

672

Il 23 gennaio 2017 è ripartita la campagna dello screening del colon retto nell’ambito territoriale di Lecco e dal 3 aprile fino al 1 giugno la campagna di screening interesserà anche Valmadrera.

L’ATS coglie l’occasione per ricordare, a chi non avesse ancora aderito, che la campagna è attiva a Lecco fino al 27 aprile.
Il Direttore Sanitario dell'ATS Dott. Silvano Lopez ricorda che: “il tumore al colon retto rappresenta la seconda causa di morte per tumore sia per gli uomini (dopo quello al polmone) che per le donne (dopo quello della mammella). Ringrazio la popolazione residente che in questi anni ha dimostrato fiducia aderendo all’iniziativa di prevenzione proposta dall’ATS della Brianza e ricordo l’importante appuntamento che li aspetta a Lecco e a Valmadrera. Aderite con fiducia, lo screening può salvarvi la vita!”.

In particolare dal 23 gennaio 2017 al 27 aprile 2017, l'ATS della Brianza ha attivato il sesto round della campagna di Screening per la prevenzione del tumore del Colon Retto nei Comuni afferenti all’area territoriale di Lecco. L’invito ha interessato 12.222 residenti in età compresa tra i 50 e i 69 anni. Delle persone invitate hanno già aderito in 5.875, pari al 48 %, tra gli aderenti circa il 5.19% è risultato positivo al test ed è stato invitato a sottoporsi alla colonscopia.

È importante aderire all’invito perché il reale vantaggio del programma di screening è dato dall’intercettazione dei tumori in stadio iniziale, in quanto l’identificazione dei casi di malattia nella fase asintomatica permette un intervento precoce ed una prognosi migliore con conseguente riduzione della mortalità nei soggetti con tumore colo rettale, con adenoma avanzato, con adenoma iniziale.
E’ importante sapere che la neoplasia del colon retto origina molto spesso da un polipo, che è una lesione benigna dell'intestino. La trasformazione di un polipo in tumore maligno è un processo lento che dura anni, pertanto l'individuazione precoce e la conseguente asportazione del polipo può prevenire l'insorgenza del cancro.
Nel corso dell’anno di attività 2015, delle 50.545 persone invitate ben 29.512 hanno aderito (60%), tra gli aderenti 1.313 erano le persone positive al test, tra queste sono stati individuate 28 persone con  cancro, 271 con adenoma iniziale e 191 con adenoma avanzato.

Il Dott. Lopez sottolinea che: “il raggiungimento di questi importanti risultati è anche frutto di un fortissimo legame con il territorio e della collaborazione tra l’ATS della Brianza che organizza la campagna di screening e le strutture che partecipano al progetto (ASST di Lecco, Casa di Cura G.B. Mangioni Hospital, Casa di Cura B.L. Talamoni), le associazioni di volontariato, le amministrazioni comunali e le farmacie e i Medici di Medicina Generale”.

L' esame è semplice ed è del tutto gratuito. Nella lettera di invito è contenuto un opuscolo con indicate le finalità del test e le modalità di esecuzione.
Eseguito il campionamento la riconsegna del kit (campione e lettera d'invito firmata) potrà avvenire nelle sedi e negli orari riportati nella lettera di invito.
Si ricorda che in caso di negatività del test, la persona riceverà a casa una comunicazione scritta e trascorsi due anni verrà successivamente richiamata a ripetere il test. Se invece il risultato sarà positivo verrà invitata ad eseguire un approfondimento mediante colonscopia da effettuarsi presso uno dei centri che collaborano con il progetto di screening.
È importantissimo che tutti i soggetti risultati positivi, aderiscano all'approfondimento proposto in quanto durante la colonscopia, a parere dell'endoscopista, potrà essere eseguito un prelievo bioptico, oppure, se ci fosse un polipo potrà essere asportato.
Nei rari casi in cui si trovasse già un tumore, l'intervento tempestivo potrà aumentare significativamente la probabilità di guarigione.

L'ATS ricorda inoltre la campagna di prevenzione del tumore alla mammella attuata tramite l'offerta gratuita ogni due anni di una mammografia di screening per le donne residenti appartenenti alla fascia di età compresa tra i 50 e i 69 anni e la campagna di prevenzione per il carcinoma della cervice uterina attuata mediante l'offerta gratuita ogni tre anni di pap test per le donne in età compresa tra i 25 e i 64 anni.

Per eventuale chiarimenti e/o informazioni è possibile telefonare al Centro Screening dell’ATS della Brianza, sede territoriale di Lecco ai numeri 0341/482274-482522.

Mercoledì 29 a Monza e venerdì 31 marzo a Lecco, l’ATS della Brianza ha organizzato due incontri con tutti gli erogatori dei servizi sanitari e sociosanitari del territorio, per discutere della Dgr. 6164 sul Governo della Domanda e presentare le modalità di attivazione dei potenziali gestori dei servizi di presa in carico del paziente. Si tratta del primo concreto passo per l’attuazione di questo recente provvedimento regionale.

La Dgr. 6164 di gennaio 2017 “Governo della Domanda: avvio della presa in carico di pazienti cronici e fragili. Determinazioni in attuazione dell’art.9 della Legge n.23/2015” definisce gli indirizzi per il governo della domanda nei percorsi di presa in carico, partendo dal presupposto che occorre ripensare l’articolazione della rete dei servizi a partire dal bisogno della persona ed individuare quindi modelli di cura e presa in carico fondati sull’appropriatezza rispetto alla domanda.
La deliberazione disegna quindi un nuovo modello di assistenza per i pazienti cronici. La novità principale è la loro classificazione per livello di complessità. Ad ogni livello corrisponderà un percorso assistenziale diverso con una forte integrazione tra ospedale e territorio.

È il primo mattone per un nuovo modello di governance che ha come obiettivo quello di superare l’attuale frammentazione dei servizi per realizzare un’effettiva integrazione del percorso del paziente aldilà dei classici strumenti di razionalizzazione e razionamento dell’offerta.
In quest’ottica la risposta assistenziale non deve essere centrata solo sulla malattia (e quindi sulle necessarie specializzazioni d’offerta), ma va programmata in funzione della domanda di salute, diversificata per tipologie specifiche di pazienti e personalizzata in base ai bisogni individuali.
Si deve superare quindi la visione “verticale” delle cure, in funzione dell’attuazione di un modello in cui la presa in carico si basa sulla capacità di mettersi a “fianco” del paziente, accompagnandolo ed indirizzandolo, attraverso l’individuazione di un unico centro responsabile della presa in carico rispetto all’attuale molteplicità di attività e servizi.

L’Agenzia di Tutela della Salute della Brianza, nel suo ruolo di coordinamento e attivazione dei gestori, ha coinvolto tutti gli enti potenzialmente interessati approfondendo i diversi aspetti che concorrono relativamente a questa nuova modalità.

Ai due incontri sono stati invitati ed erano presenti i referenti di RSA, Medici di Medicina Generale, CREG, Aziende Ospedaliere, erogatori di Assistenza Domiciliare Integrata, Case di Cura, Hospice, Istituti di Riabilitazione e Cooperative.

Il Dott. Massimo Giupponi, Direttore Generale dell’ATS della Brianza ha spiegato lo spirito della Dgr: “Questa Dgr ci mette di fronte ad una sfida, un percorso che necessariamente va fatto insieme e che ha al centro un nodo cruciale come la presa in carico del paziente. Si tratta di un primo passo, poiché altri provvedimenti regionali definiranno specifiche, che prevede l’integrazione dei servizi dal punto di vista organizzativo per arrivare appunto ad una presa in carico sempre più completa”.
Il Direttore dell’Agenzia ha poi voluto sottolineare alcuni aspetti fondamentali: “Stiamo cominciando un’interlocuzione con tutti i soggetti coinvolti per superare insieme le difficoltà insite in un processo come questo così innovativo. E solo lavorando insieme e coordinandoci si potrà vincere questa sfida. L’aggregazione tra enti è una dinamica consigliata e che sarà quasi naturale attuare. Dal dialogo tra sanitario e sociosanitario, tra medici e cooperative, ospedali e RSA, si creeranno reti che rafforzeranno i relativi punti di forza”.

La Dott.ssa Cristina Sarchi, referente del progetto per l’ATS, ha presentato il ruolo dell’Agenzia in questa fase evidenziando l’offerta di un accompagnamento ai potenziali gestori interessati a far parte di questa attività e successivamente ha mostrato i dati e le elaborazioni relativi alla stratificazione della domanda, le tipologie, i requisiti e i compiti dei possibili gestori e alcune ipotesi di modelli di presa in carico.

A breve l’ATS imposterà una campagna di informazione ai destinatari, cioè i cittadini, con l’Ordine dei Medici, l’Ordine dei Farmacisti, Federfarma, Cittadinanzattiva e alcune associazioni di volontariato, quindi istituzioni vicine quotidianamente ai cittadini e alle persone fragili.

Il Dott. Pierfranco Ravizza, Presidente dell’Ordine dei Medici di Lecco, ha offerto il suo contributo spiegando il coinvolgimento dei professionisti che rappresenta: “Innovazione e complessità sono momenti importanti della vita. Comportano impegno ma danno un valore aggiunto a mio avviso imprescindibile. Auspico un’adesione massima a questa nuova allettante sfida. Noi ci crediamo e abbiamo accettato l’invito a prender parte alla campagna di informazione ai cittadini che ci vedrà in partnership con associazioni ed enti di grande valore, qualcosa di grande stimolo”.

La Dott.ssa Paola Pellicciari, Coordinatore regionale Tribunale diritto dei malati Cittadinanzattiva Lombardia sottolinea quanto segue: “L’offerta sarà tanto più aderente alla domanda quanto più si conoscerà della domanda, fino ad arrivare al vissuto delle persone”.

Nei prossimi mesi l’ATS riceverà le candidature degli enti interessati ad assumere il ruolo di gestore dei pazienti cronici e fragili e successivamente preparerà un elenco dei soggetti ritenuti idonei alla presa in carico.

Sono state definite le prime azioni di miglioramento riguardanti gli accessi al pronto soccorso da parte del Gruppo di Miglioramento. Le stesse verranno presentate in una conferenza stampa che sarà convocata nelle prossime settimane.

Come preannunciato durante la presentazione del Gruppo, in questi primi 45 giorni di lavoro i soggetti coinvolti hanno definito le prime azioni volte ad un miglioramento della problematica relativa agli accessi dei cittadini ai pronti soccorsi del territorio dell’ATS della Brianza.

Il Gruppo di Miglioramento degli Accessi al Pronto Soccorso coordinato dall’ATS della Brianza che riunisce gli enti facenti parte del sistema sanitario delle province di Lecco e Monza, si è costituito per affrontare il tema degli accessi al pronto soccorso, che evidenzia in tutta Italia problematiche varie e di forte impatto sui cittadini; per questo l’Agenzia di Tutela della Salute ha voluto creare uno strumento operativo che ha l'intenzione di analizzare, approfondire e determinare spunti per migliorare questo servizio.

Il tavolo coinvolge tutte le figure che possono svolgere un ruolo attivo nell’individuazione e attivazione di possibili azioni migliorative e quindi parliamo dell’ATS della Brianza, che appunto coordina il tutto, la rete ospedaliera con l’ASST Monza, l’ASST Vimercate, l’ASST Lecco e l’Istituto Zucchi con la Casa di Cura Policlinico di Monza in rappresentanza degli ospedali privati accreditati, i Medici di Medicina Generale e di Continuità Assistenziale, l’Ordine dei Medici, i Collegi Ipasvi degli Infermieri di Lecco e Milano Lodi e Monza Brianza, AREU e la Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia, il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci e Cittadinanzattiva quale portavoce dei cittadini.

Le ragioni che hanno spinto alla creazione di questo gruppo di lavoro e gli obiettivi erano stati presentati dal Direttore Generale dell’ATS della Brianza Massimo Giupponi: “Abbiamo ritenuto opportuno che, nello spirito dell’Accordo per un Sistema di Welfare Territoriale, sia utile che i soggetti sottoscrittori del medesimo e presenti sul territorio possano impegnarsi nell’affrontare un tema dal grande impatto sulla qualità dei servizi territoriali per i cittadini. L’obiettivo principale è quello di analizzare i flussi di accesso al pronto soccorso, individuarne la composizione, definire i possibili punti di lavoro ed iniziare ad attivare azioni correttive”.

Il tavolo di lavoro è coordinato dal Direttore Socio Sanitario dell’ATS Oliviero Rinaldi che ha fornito alcuni elementi sulle modalità di lavoro: “La nuova Riforma della Sanità lombarda prevede come modalità operativa prioritaria, la condivisione delle azioni. Sul nostro territorio stiamo procedendo in questa direzione in modo convinto grazie anche alla predisposizione degli enti che insistono sul territorio. Questo gruppo, formato per migliorare le modalità d’accesso al pronto soccorso, ne è un esempio forte”. Durante la presentazione del Gruppo il Dott. Rinaldi aveva definito alcuni esiti attesi: “Il Gruppo di Miglioramento è una sperimentazione di questa forma di lavoro che verte intorno ad un oggetto specifico e complesso. Alcune azioni di miglioramento saranno attivabili fin da subito mentre altre nel medio periodo. Vogliamo garantire una corretta informazione ai cittadini in merito sia all’attivazione del tavolo di lavoro che agli esiti che si avranno e per questo ci siamo dati l’impegno di mettere in campo 10 azioni concrete nei primi 45 giorni di lavoro”.

 

Nelle prossime settimane queste azioni verranno appunto presentate ai cittadini.