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Controllo delle acque destinate al consumo umano

Affermare che l’acqua è buona da bere significa garantirne la qualità e la salubrità per il consumo umano, quale determinante principale di tutela della salute, nel massimo rispetto dei requisiti normativi.

Il D.Lgs. n. 18/2023, che abroga il precedente D.Lgs. n. 31/2001, di attuazione della Direttiva Drinking Water 2020/2184, si inserisce in un quadro normativo che disciplina la qualità delle acque destinate al consumo umano con l’obiettivo di garantire la protezione della salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla potenziale contaminazione delle stesse.

Il sistema dei controlli, in conformità all’art.12 del decreto, è unico nel panorama legislativo europeo, in quanto ne sono responsabili:

  • il Gestore Idro-potabile, che è tenuto ad effettuare i controlli interni finalizzati alla verifica della qualità dell'acqua destinata al consumo umano;
  • l’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) territorialmente competente, che effettua i controlli esterni per assicurare che le acque destinate al consumo umano soddisfino i requisiti del decreto, e a cui compete la governance di vigilanza sulle azioni pianificate dai Gestori, dalla captazione al consumo.

Le attività che coinvolgono la SS Sicurezza Alimentare prevedono:

  • l’adozione di piani di prevenzione;
  • la vigilanza mediante ispezioni sulle fonti di approvvigionamento e sulla rete di distribuzione;
  • i controlli e campionamenti su fonti, impianti di approvvigionamento, e reti di distribuzione di pubblici acquedotti e su fonti private che forniscono acqua destinata al consumo umano ad uso pubblico;
  • la valutazione delle risultanze analitiche e monitoraggio del rischio potenzialmente correlato;
  • la segnalazione di eventuali non conformità analitiche e/o ispettive agli enti gestori o ai sindaci per favorire gli immediati provvedimenti del caso;
  • gli audit dei processi coordinati dai Gestori idrici;
  • il rilascio di pareri su nuovi impianti o ampliamenti di impianti di pubblico acquedotto;
  • il rilascio del giudizio di idoneità dell’acqua destinata al consumo umano, ovvero del giudizio di potabilità, nel caso di nuove captazioni - enti pubblici e privati;
  • la valutazione dei Piani di Sicurezza Acqua (Water Safety Plan) per la prevenzione e gestione di tutti i rischi (chimici, fisici e microbiologici), in tutte le fasi della filiera idro-potabile.

Il sistema dei controlli messo in atto prevede il prelievo in punti di controllo codificati e ritenuti rappresentativi dell’acqua distribuita, sino al contatore di ogni singola utenza raggiunta. Le analisi dei campioni di acqua, che per i controlli di tipo esterno vengono effettuate dai Laboratori di Prevenzione delle ATS, sono volte a rintracciare la presenza di sostanze indicatrici di contaminazione microbiologica o chimica, derivanti da fenomeni naturali o da attività antropiche.

Requisiti minimi relativi ai valori di parametro utilizzati per valutare la qualità delle acque destinate al consumo umano

Decreto legislativo 18/2023

L'acqua di rubinetto è corrente, sempre disponibile e non necessita di alcun ulteriore trattamento con impianti domestici (es. addolcitori, impianti a carboni attivi, a osmosi inversa) perché è già idonea al consumo umano; anzi l'uso di tali dispositivi può determinare un impoverimento del contenuto salino e un incremento batterico portando quindi ad un peggioramento della qualità dell'acqua (link trattamento acqua).

E’ possibile segnalare anomalie rilevate nell’ acqua erogata alla struttura semplice di competenza:

Segnalazioni/Esposti su alimenti/acque/MOCA o su imprese alimentari;

Altre informazioni rilevanti

Il diretto responsabile dell'acqua potabile fornita al consumo è l'Ente Gestore. Quindi in caso di reclamo va contattato prima di tutto l'Ente Gestore. Si deve tenere conto tuttavia che l'Ente Gestore risponde della qualità e potabilità dell'acqua fino al contatore dell'abitato o stabile (condominio, abitazione, struttura pubblica); pertanto è di rilevante importanza che sia sempre effettuata una manutenzione che preveda lo spurgo della linea interna dopo un periodo di fermo impianto (vacanze ad esempio, chiusura scuole ecc.), seguita da una pulizia periodica e frequente dei filtri, dei rubinetti, dei soffioni delle docce. È inoltre raccomandata la pulizia regolare, e quando necessaria la sostituzione, dei filtri meccanici, spesso installati dopo il contatore e prima dell'ingresso dell'acqua nelle tubature interne.

Denominazione dei servizi - uffici competenti con indirizzi / recapiti telefonici / orari di apertura

SC Igiene Alimenti e Nutrizione

Nome del responsabile del procedimento
Il responsabile della gestione del procedimento è individuato nel Direttore della Struttura Complessa Igiene Alimenti e Nutrizione.

Referente:

dott. Mariano Nasello

tel. 0341 482862;

tel. 039 2384601- 039 2384767 (segreteria Monza)

tel. 0362 483240 - 0341 281256 (segreterie Desio/Lecco)

tel. 039 6288048 (segreteria Usmate)

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Giudizio di potabilità

Il giudizio di potabilità è l'idoneità al consumo di acqua, ritenuta idonea, proveniente sia da pozzo privato che da pubblico acquedotto, che ai sensi della normativa vigente può essere rilasciato a richiesta solo da ATS.

Può essere richiesto da cittadini ed imprese al fine di utilizzo dell’acqua per il consumo umano proveniente da pozzo o acquedotto privato, dalle imprese e dai gestori per la messa in rete di nuove fonti di approvvigionamento idrico.

Le spese di tali verifiche saranno a carico del richiedente (Tariffario)