Servizi per i Cittadini

Normativa Specifica per UdO (2)

 Ultimo aggiornamento: 27/10/2023

Normativa Specifica per UdO

GAP - Manifestazioni di interesse

Gioco d'azzardo patologico

Avvisi e le manifestazioni di interesse (suddivisi per setting)  per la partecipazione alle attività previste nel piano finalizzato al contrasto del gioco d'azzardo patologico.

 

La peste suina africana

La peste suina africana

La peste suina africana è una malattia virale dei suini e dei cinghiali, solitamente letale.

Non esistono vaccini né cure.

È per questo che la malattia ha gravi conseguenze socio-economiche nei Paesi in cui è diffusa.

Gli esseri umani non sono sensibili alla malattia.

I segni tipici della peste suina africana includono febbre, perdita di appetito, debolezza, aborti spontanei, emorragie interne con emorragie evidenti su orecchie e fianchi.

Può verificarsi anche la morte improvvisa.

I ceppi più aggressivi del virus sono generalmente letali (il decesso avviene entro 10 giorni dall’insorgenza dei primi sintomi).
Gli animali infettati da ceppi  meno aggressivi del virus della peste suina africana possono non mostrare i tipici segni clinici.

Trasmissione e diffusione

Maiali e cinghiali sani di solito vengono infettati tramite:
•    contatto con animali infetti, compreso il contatto tra suini che pascolano all’aperto e cinghiali selvatici;
•    ingestione di carni o prodotti a base di carne di animali infetti: scarti di cucina, broda a base di rifiuti alimentari  e carne di cinghiale selvatico infetta (comprese le frattaglie);
•    contatto con qualsiasi oggetto contaminato dal virus, come abbigliamento, veicoli e altre attrezzature;
•    morsi di zecche infette.
La circolazione di animali infetti, i prodotti a base di carne di maiale contaminata e lo smaltimento illegale di carcasse sono le modalità più rilevanti di diffusione della malattia.

Dove si trova?

Nell'Africa sub-sahariana la peste suina africana è endemica.
In Europa è stata endemica in Sardegna per parecchi decenni.
Nel 2007 si verificarono focolai infettivi in Georgia, Armenia, Azerbaigian nonché Russia europea, Ucraina e Bielorussia.
Dalla Russia e dalla Bielorussia la malattia si è diffusa all’Unione europea.
La Lituania ha segnalato casi di peste suina africana nei cinghiali selvatici per la prima volta a gennaio del 2014. La Polonia le ha fatto seguito a febbraio del 2014 e la Lettonia e l'Estonia a giugno e a settembre dello stesso anno.
Nel 2017 è stata segnalata in Repubblica Ceca e nel 2018 in Ungheria, Romania, Bulgaria e Belgio
La maggior parte dei focolai si sono verificati in piccole fattorie e in un arco di tempo relativamente breve. La malattia si sta ancora diffondendo a livello locale tra i cinghiali selvatici, dove contenerla è più difficile.

Misure per prevenire la diffusione della malattia

•    non portare in Italia, dalle zone infette comunitarie, prodotti a base di carne suina o di cinghiale, quali, ad esempio, carne fresca e carne surgelata, salsicce, prosciutti, lardo, salvo che i prodotti non siano etichettati con bollo sanitario ovale;
•    non portare in Italia prodotti a base di carne suina o di cinghiale, freschi o surgelati, salsicce, prosciutti, lardo da Paesi extra-europei;
•    smaltire i rifiuti alimentari, di qualunque tipologia, in contenitori idonei e non somministrarli per nessuna ragione ai suini domestici;
•    non lasciare rifiuti alimentari in aree accessibili ai cinghiali;
•    informare tempestivamente i servizi veterinari il ritrovamento di un cinghiale selvatico morto;
•    per i cacciatori: pulire e disinfettare le attrezzature, i vestiti, i veicoli e i trofei prima di lasciare l’area di caccia; eviscerare i cinghiali abbattuti solo nelle strutture designate; evitare i contatti con maiali domestici dopo aver cacciato;
•    per gli allevatori: rispettare le norme di biosicurezza, in particolare cambiare abbigliamento e calzature quando si entra o si lascia l’allevamento e scongiurare i contatti anche indiretti con cinghiali o maiali di altri allevamenti; notificare tempestivamente ai servizi veterinari sintomi riferibili alla PSA e episodi di mortalità anomala.

Controllo della peste suina africana - il ruolo chiave dei cacciatori

Controllo della peste suina africana - il ruolo chiave dei cacciatori

La peste suina africana (PSAF) è una gravissima malattia infettiva dei suini e dei cinghiali, di solito mortale per i quali non esiste un vaccino.

La presenza della malattia provoca conseguenze negative in vari settori:

1. Allevamenti ed economia:

• il virus uccide gli animali
• le perdite economiche per gli agricoltori sono aggravate dall’interruzione del commercio internazionale di animali e carne
• perdite economiche per i cacciatori.

2. Fauna e caccia:

• A causa della malattia, le popolazioni di cinghiali possono diminuire significativamente o addirittura scomparire.
• la caccia può essere limitata o addirittura vietata nelle aree infette aree (compresa la raccolta di carcasse e trofei)

Il settore suinicolo è uno dei settori agricoli economicamente più significativi nell’Unione Europea e in Italia. Rappresenta l'8,5% della produzione totale dell'industria agricola europea, la più alta rispetto ad altri settori della produzione di carne.

Le carni suine rappresentano il 50% del totale della produzione di carne nell'UE.

La carne suina e i prodotti derivati sono i prodotti maggiormente esportati di tutte le carni prodotte nell'UE, rappresentando il 62% delle esportazioni di carne totali dell'UE.

I cacciatori possono fare la differenza - nel bene e nel male - perchè possono aumentare o ridurre la diffusione della malattia

Trasmissione e diffusione della malattia.

La trasmissione può avvenire attraverso il contatto diretto di maiali o cinghiali sani con suini ocinghiale selvatici infetti (morti o malati).

Tuttavia, gli uomini e soprattutto i cacciatori – benché non siano colpiti dalla malattia – possono contribuire a diffonderla tramite:

• Qualsiasi contatto con animali infetti e carcasse.
• Contatto con qualsiasi materiale contaminato dal virus (ad es. abbigliamento, veicoli, altre attrezzature).
• Alimentazione degli animali (suini domestici) con carne o prodotti a base di carne proveniente da animali infetti (ad esempio salsicce o carne non cotta) o con rifiuti contenenti carne infetta (ad esempio rifiuti di cucina, mangimi, comprese le frattaglie).

I cacciatori hanno un ruolo chiave da svolgere

Quindi il ruolo dei cacciatori (e le loro associazioni) e la collaborazione con le Autorità sanitarie è fondamentale per prevenire il diffondersi della malattia e per individuarne tempestivamente l’eventuale presenza.

I cacciatori possono monitorare lo stato di salute degli animali selvatici e devono, quindi, adottare le seguenti misure:

  • informare tempestivamente i servizi veterinari il ritrovamento di un cinghiale selvatico morto
  • pulire e disinfettare le attrezzature, i vestiti, i veicoli e i trofei prima di lasciare l’area di caccia
  • eviscerare i cinghiali abbattuti solo nelle strutture designate
  • evitare i contatti con maiali domestici dopo aver cacciato
  • nel caso di caccia in altri Paesi (soprattutto in quelli dove è già stata segnalata la presenza di PSA), non portare in Italia, prodotti a base di carne suina o di cinghiale, quali, ad esempio, carne fresca e carne surgelata, salsicce, prosciutti, lardo, salvo che i prodotti non siano etichettati con bollo sanitario ovale.

Per segnalazioni relative a cinghiali morti (anche a seguito di incidente stradale) avvisare la Polizia Provinciale di Lecco ai seguenti n° di telefono:

orario d’ufficio 0341295254  fuori orario d’ufficio 03158888

Gestione del recupero dei ticket non corrisposti

Gestione del recupero dei ticket non corrisposti

COME POSSO OPPORMI A QUANTO CONTESTATO NEL VERBALE DI ACCERTAMENTO E CONTESTAZIONE?

Si ricorda che LE PRESTAZIONI RICONDUCIBILI ALLE EVENTUALI ESENZIONI PER PATOLOGIA GIÀ IN POSSESSO NEL PERIODO DI RIFERIMENTO RISULTANO GIÀ ESCLUSE DAL CONTEGGIO DEL TICKET DA CORRISPONDERE

 
Presentando, entro 30 giorni dalla notificazione del verbale di accertamento, le memorie
difensive firmate, recanti recapito telefonico, corredati da fotocopia di valido documento di riconoscimento e copia dei documenti a sostegno di quanto sostenuto a fondamento della contestazione .


CHE DOCUMENTI DEVO PRESENTARE?

 Per esenzione

  • E01/E05(soggetti con meno di 6 anni o più di 65 anni appartenenti ad
    un nucleo familiare fiscale con reddito lordo complessivo non superiore ad € 36.151, 98 ‐ COD E01‐ o con reddito lordo complessivo compreso fra € 36.151,98 e € 38.500,00 E05
  • E14( cittadini con età uguale o superiore a 66 anni, appartenenti ad un nucleo familiare fiscale con reddito lordo complessivo non superiore a 18.000 euro) se i redditi sono inferiori a tale soglia,.

 

occorre presentare la dichiarazione dei redditi del nucleo familiare fiscale relativa all'anno precedente la data di erogazione delle prestazioni per le quali si è ricevuto il verbale di accertamento: es. prestazioni mediche effettuate nell’anno 2016, dichiarazione dei redditi/CUD/CU 2016_anno d’imposta 2015 da cui si evince il mancato superamento della soglia di cui sopra


per i titolari di esenzione

  • E04: titolari di pensione al minimo, con più di 60 anni - e loro familiari a carico - con reddito familiare inferiore a 8.263,31 euro incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico
  • E03: possono beneficiare di tale esenzione i soggetti titolari di assegno (ex pensione) sociale (ex art. 8 comma 16 della L537/1993 e sue modificazioni ed integrazioni)

Possibile richiedere riconduzione ad altra esenzione  ( E01- E05- E14) se sussistono i relativi requisiti

Qualora sussistano queste condizioni, è possibile richiedere la riconduzione compilando il modulo presente sul sito , allegando la dichiarazione dei redditi relativa all'anno precedente la data di erogazione delle prestazioni, o Modello CUD (ora CU – Certificazione Unica) da cui si evince di aver un reddito familiare ricompreso

Per i titolari di esenzione

  • E02 Disoccupati e loro familiari a carico,appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo inferiore a € 8.263,31, incrementato a € 11.362,05 in presenza del  coniuge  ed in ragione di ulteriori € 516,46 per figlio a carico (per il periodo di durata di tale condizione).
  • E12 Disoccupatiiscritti agli elenchi anagrafici ai Centri per l'impiego e loro familiari a carico appartenenti a nucleo familiare con reddito complessivo fiscale pari o inferiore a € 27.000.per il periodo di durata di tale condizione)

Per tale condizione al fine di dimostrare lo stato di disoccupazione occorre presentare la seguente documentazione : stampa degli stati occupazionali validi, MOD.C/2 – storico rilasciati dall’ufficio dell’impiego, estratto conto previdenziale INPS, estratto conto gestione parasubordinati INPS rilasciati dall’INPS,

Per il mancato superamento della soglia di reddito occorre altresì produrre  la dichiarazione dei redditi del nucleo familiare fiscale relativa all'anno precedente la data di erogazione delle prestazioni per le quali si è ricevuto il verbale di accertamento.

 

DOVE  DEVO PRESENTARE LA DOCUMENTAZIONE ? COME?

La documentazione deve essere presentata all’Agenzia di Tutela della Salute della Brianza
esclusivamente:

  • a mezzo e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
  • brevi manu all’Ufficio Protocollo:

- sede di Monza, in viale Elvezia 2 - 20900 Monza - Orari di aperture al pubblico: da Lunedì a Venerdì ore 9.00 – 12.30 e 14.00-16.00

- sede di Lecco, c.so Carlo Albero, 120 – 23900 Lecco - Monza - Orari di aperture al pubblico: da Lunedì a Venerdì ore 9.00 – 12.30

  • tramite raccomandata indirizzata a

ATS BRIANZA Ufficio Controllo Esenzioni, sede territoriale di Lecco - c.so Carlo Alberto 120, 23900 Lecco

  • a mezzo PEC all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Qualora vogliate avere altre informazioni al riguardo si prega di contattare il numero 0341 482512   dal lunedì al venerdì    dalle 09:00    alle    12:30

Oppure inviando una e-mail all’indirizzo   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Informazioni per i cittadini che hanno ricevuto un verbale di contestazione per l’utilizzo indebito di esenzione da reddito (E01 E05 E14 ) status (E02 e 12)