Servizi per i Cittadini
Prodotti ittici: normativa di riferimento e principali problematiche
- Dettagli
- Visite: 24094
A seguito dei controlli ufficiali eseguiti da questa Agenzia nonchè congiuntamente al Corpo della Capitaneria di Porto, considerando le principali criticità e non conformità emerse nel corso dei succitati controlli, si mette a disposizione dell’utenza un elenco delle normative di riferimento concernenti la commercializzazione dei prodotti della pesca nonché le slides del corso di formazione tenutosi presso il mercato ittico di Milano nei giorni 17 e 23 novembre 2016.
Aree distrettuali e comuni afferenti
- Dettagli
- Visite: 206515
Territori ASST e Comuni afferenti
ASST LECCO
Ambiti Distrettuali afferenti alla ASST Lecco:
Bellano, Lecco, Merate
Comuni afferenti all’ASST Lecco:
Ambito di Bellano: Abbadia Lariana Ballabio, Barzio, Bellano, Casargo, Cassina Valsassina, Colico, Cortenova, Crandola Valsassina, Cremeno, Dervio, Dorio, Esino Lario, Introbio, Lierna, Mandello del Lario, Margno, Moggio, Morterone, Pagnona, Parlasco, Pasturo, Perledo, Premana, Primaluna, Sueglio, Taceno, Valvarrone, Varenna.
Ambito di Lecco: Annone di Brianza, Bosisio Parini, Bulciago, Calolziocorte, Carenno, Castello di Brianza, Cesana Brianza, Civate, Colle Brianza, Costa Masnaga, Dolzago, Ello, Erve, Galbiate, Garbagnate Monastero, Garlate, Lecco, Malgrate, Molteno, Monte Marenzo, Nibionno, Oggiono, Olginate, Oliveto Lario, Pescate, Rogeno, Sirone, Suello, Valgreghentino, Valmadrera, Vercurago.
Ambito di Merate: Airuno, Barzago, Barzanò, Brivio, Calco, Casatenovo, Cassago Brianza, Cernusco Lombardone, Cremella, Imbersago, La Valletta Brianza, Lomagna, Merate, Missaglia, Montevecchia, Monticello Brianza, Olgiate Molgora, Osnago, Paderno d'Adda, Robbiate, Santa Maria Hoè, Sirtori, Verderio, Viganò.
ASST Brianza
Ambiti Distrettuali afferenti alla ASST Brianza:
Carate Brianza, Desio, Monza, Seregno, Vimercate
Comuni afferenti all’ASST Brianza:
Ambito di Carate Brianza: Albiate, Besana in Brianza, Biassono, Briosco, Carate Brianza, Lissone, Macherio, Renate, Sovico, Triuggio, Vedano al Lambro, Veduggio con Colzano, Verano Brianza.
Ambito di Desio: Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Desio, Limbiate, Muggiò, Nova Milanese, Varedo.
Ambito di Monza: Brugherio, Monza, Villasanta.
Ambito di Seregno: Barlassina, Ceriano Laghetto, Cogliate, Giussano, Lazzate, Lentate sul Seveso, Meda, Misinto, Seregno, Seveso.
Ambito di Vimercate: Agrate Brianza, Aicurzio, Arcore, Bellusco, Bernareggio, Burago di Molgora, Busnago, Camparada, Caponago, Carnate, Cavenago di Brianza, Concorezzo, Cornate d'Adda, Correzzana, Lesmo, Mezzago, Ornago, Roncello, Ronco Briantino, Sulbiate, Usmate Velate, Vimercate.
Ispettorato micologico
- Dettagli
- Visite: 43196
Come ogni anno, all’approssimarsi della stagione micologica, presso l’ ATS della Brianza è attivo
Ispettorato micologico
Attività dell'ispettorato micologico:
- controllo e certificazione di commestibilità dei funghi freschi epigei spontanei destinati all'autoconsumo
- vigilanza sulla raccolta, commercializzazione, somministrazione e lavorazione dei funghi spontanei
- supporto, consulenza e collaborazione con le strutture Ospedaliere Aziendali e Medici di medicina generale, in caso di intossicazioni da funghi
- attività informativa per le scuolee per la popolazione
- collaborazione con gli Ispettorati Micologici delle ATS lombarde ai fini dello svolgimento di attività formative ed informative
Il servizio di controllo e certificazione di commestibilità dei funghi freschi epigei spontanei è rivolto a tutti i cittadini ed è gratuito.
L’accesso agli Ispettorati micologici è su appuntamento: è necessario fissare un appuntamento contattando telefonicamente i numeri telefonici indicati di seguito.
Via De Amicis, 17 Monza (MB) – 2° piano SC I.A.N.
039 2384640 – 039 2384667
Via Foscolo, 24 Desio (MB) 3° piano SC I.A.N.
0362483240
ISPETTORATO MICOLOGICO USMATE VELATE c/o CENTRO POLIVALENTE
Via Roma, 85 Usmate Velate (MB) - Palazzina A - 1° piano Dipartimento Veterinario
039 6288028 – 039 6288029
ISPETTORATO MICOLOGICO BELLANO
Via Papa Giovanni XXIII, 15 Bellano (LC) - Dipartimento Veterinario
0341 822128
ISPETTORATO MICOLOGICO OGGIONO
Via I Maggio, 21 Oggiono (LC) – Laboratorio di Prevenzione
0341 482850
DOVE SI TROVA |
|
Locandine in varie lingue scaricabili |
Programma operativo regionale a favore di persone anziane non autosufficienti ad alto e basso bisogno assistenziale e persone con disabilità e necessità di sostegno intensivo elevato – Fondo per le non autosufficienze 2024 esercizio 2025 – Misura B1
- Dettagli
- Visite: 194209
Ultimo aggiornamento: 10/01/2025
Programma operativo regionale a favore di persone anziane non autosufficienti ad alto e basso bisogno assistenziale e persone con disabilità e necessità di sostegno intensivo elevato – Fondo per le non autosufficienze 2024 esercizio 2025 – Misura B1
Regione Lombardia con DGR N°XII/3719 del 30/12/2024 ha definito il “Programma Operativo regionale a favore di persone non autosufficienti ad alto e basso bisogno assistenziale e persone con disabilità e necessità di sostegno intensivo elevato e molto elevato -fondo per le non autosufficienze 2024 esercizio 2025”
IN COSA CONSISTE LA MISURA B1
La Misura B1 è un sostegno alla persona non autosufficiente e con disabilità gravissima, assistita a domicilio, e al suo caregiver familiare. Si realizza attraverso l’erogazione di un contributo economico mensile ed eventuale voucher sociosanitario, per promuovere il benessere e la qualità di vita, per favorire la domiciliarità e l’inclusione sociale.
REQUISITI DI ACCESSO ALLA MISURA B1
La Misura B1 è destinata alle persone anziane non autosufficienti con alto bisogno assistenziale e alle persone con disabilità e necessità di sostegno intensivo molto elevato.
I destinatari della Misura sono coloro che si trovano in una delle condizioni elencate nel Decreto interministeriale Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze (FNA) anno 2016, all’art 2, comma 2, lettere da a) ad i), riconfermate all’art 2, comma 2 del DPCM 21/11/2019 e che siano:
- assistite a domicilio;
- beneficiarie dell'indennità di accompagnamento, di cui alla l. n. 18/1980 oppure definite non autosufficienti ai sensi dell'allegato 3 del d.p.c.m. n. 159/2013;
3. residenti in Lombardia;
4. di qualsiasi età;
5. con ISEE sociosanitario inferiore o uguale a € 50.000 per adulti/anziani e con ISEE ordinario inferiore o uguale a € 65.000,00 se minori;
6. per le quali si sia verificata almeno una delle seguenti condizioni di cui al Decreto FNA anno 2016
a - Persone in stato di coma, Stato Vegetativo (SV) oppure Stato di Minima Coscienza SMC) e con punteggio nella scala Glasgow Come Scale (GCS)<=10;
b - Persone dipendenti da ventilazione meccanica assistita non invasiva continuativa (24/7);
c - Persone con grave o gravissimo stato di demenza con un punteggio della scala Clinical Dementia Rating Scale (CDRS)>=4;
d - Persone con lesioni spinali fra C0/C5, di qualsiasi natura, con livello della lesione, identificata dal livello sulla scala ASIA Impairment Scale (AIS) di grado A o B. Nel caso di lesioni con esiti asimmetrici ambedue le lateralità devono essere valutate con lesione di grado A o B;
e - Persone con gravissima compromissione motoria da patologia neurologica o muscolare, valutate con la scala, tra le seguenti, appropriata in relazione alla patologia: Medical Research Council (MRC) con bilancio muscolare complessivo <=1 ai 4 arti, Epanded Disability Status Scale (EDSS) con punteggio>=9 Hoen e Yahr mod in stadio 5.
f - Persone con deprivazione sensoriale complessa intesa come compresenza di minorazione visiva totale o con residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore, anche con eventuale correzione o con residuo perimetrico binoculare inferiore al 10 per cento e ipoacusia, a prescindere dall’epoca di insorgenza, pari o superiore a 90 decibel HTL di media fra le frequenze 500, 1000, 200 hertz nell’orecchio migliore;
g - Persone con gravissima disabilità comportamentale dello spettro autistico ascritta al livello 3 della classificazione del DSM-5
h - Persone con diagnosi di Ritardo Mentale Grave o Profondo secondo classificazione DSM-5, con QI<=34 e con punteggio sulla scala Level of Activity in Profound/Severe Mental Retardation (LAPMER)<=8;
i - Ogni altra persona in condizione di dipendenza vitale con necessità di assistenza continua e monitoraggio nelle 24 ore, sette giorni su sette, per bisogni complessi derivanti dalle gravi condizioni psicofisiche.
STRUMENTI PREVISTI PER I DESTINATARI MISURA B1
Gli strumenti sono rappresentati da contributi economici mensili in danaro (buono) e da prestazioni /servizi in (voucher socio-sanitario) erogati da ATS previa verifica, valutazione multidimensionale e stesura del progetto individuale da parte dell’ASST di riferimento.
L’importo mensile varia in base alla tipologia di bisogno e alla presenza o meno di personale d’assistenza regolarmente impiegato (assunto direttamente dalla persona con disabilita/famiglia con regolare contratto oppure fornito da ente Terzo o da operatore a prestazione professionale) il valore economico è definitivo dalla normativa in vigore.
Il buono può essere integrato con prestazioni in voucher sociosanitario e autismo. Il voucher è un titolo d’acquisto non in denaro, che può essere utilizzato esclusivamente per acquistare prestazioni di assistenza sociosanitaria da parte di Gestori accreditati e a contratto con ATS.
Il voucher sociosanitario ed autismo può essere riconosciuto ai beneficiari del buono mensile Misura B1 e alla persona che è nella condizione di disabilità gravissima (di cui DM FNA del 2016) senza tenere in considerazione le soglie ISEE presentando apposita domanda presso l’ASST di riferimento.
A CHI RIVOLGERSI PER LA MISURA B1
Per ottenere i contributi (buono/voucher) previsti dalla misura B1 occorre presentare formale domanda presso la propria ASST di residenza. Le domande devono essere effettuate sia dalle persone, già riconosciute con gravissima disabilità Misura B1(modulo domanda per prosecuzione) in carico al 31.12.2024, sia per i nuovi accessi.
La domanda di primo accesso potrà essere presentata dal 1° marzo 2025 fino al 31 ottobre 2025 con la modulistica che sarà resa disponibile sulla presente pagina.
Le domande vanno indirizzate all’ASST di riferimento dove una équipe di operatori esperti (EVM- équipe di valutazione multidimensionale) previa valutazione dei bisogni della persona, con gravissima disabilità nel suo contesto di vita abituale, anche effettuata presso il domicilio, predisporrà il Progetto Individuale di Assistenza. Il Progetto Individuale, condiviso e sottoscritto dall’interessato/caregiver (familiare di riferimento che si fa carico dell’assistenza) dovrà prevedere gli obiettivi di cura con descrizione degli interventi/attività da sostenere con i buoni e i voucher previsti dalla Misura B1.
L’erogazione dei contributi e dei voucher avviene da parte dell’ATS a fronte del Progetto definito dall’ASST e previa verifica del mantenimento dei requisiti dei beneficiari. L’erogazione è assicurata fino all’esaurimento delle risorse assegnate dalla Regione all’ATS.
INCOMPATIBILITÀ
La Misura è incompatibile in caso di:
- accoglienza definitiva presso Unità d’offerta residenziali sociosanitarie o sociali (es. RSA, RSD, CSS, Hospice, Misura Residenzialità per minori con gravissima disabilità, CA) anche nei casi di completa solvenza;
- Misura B2;
- Misura RSA aperta ex DGR n. 7769/2018;
- Prestazione Universale di cui agli artt.34-36 del D.lgs 29/2024;
- ricovero di sollievo nel caso in cui il costo del ricovero sia a totale carico del Fondo Sanitario Regionale;
- presa in carico in Unità d’offerta semiresidenziali sanitarie, sociosanitarie o sociali > = 18 ore (es. regime semiresidenziale di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza, riabilitazione in diurno continuo, CDD, CDI, CSE, presa in carico con Sperimentazioni riabilitazione minori disabili in regime diurno ex DGR 3239/2012);
- Home Care Premium/INPS HCP;
- contributo da risorse progetti di vita indipendente - PRO.VI – per onere assistente personale regolarmente impiegato.
DURATA DEL PROGRAMMA E TEMPISTICHE DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE NEL 2025
Il programma operativo ha validità annuale con scadenza al 31.12.2025 e prevede la presentazione di specifica domanda, anche per le persone già in carico alla Misura B1 al 31.12.2024.
La domanda per le persone già in carico alla Misura B1 al 31.12.2024 va presentata entro il 28 febbraio 2025 utilizzando l’apposita modulistica
La domanda di nuovo accesso alla Misura B1 può essere presentata a partire dal 1° marzo fino al 31 ottobre 2025 utilizzando l’apposita modulistica
L’erogazione dei benefici avverrà fino al 31.12.2025 e comunque fino ad esaurimento delle risorse disponibili assegnate dalla Regione alle ATS, che provvederanno all’erogazione dei contributi in base alla predisposizione di elenchi mensili, secondo indicazioni regionali.
Per informazioni o chiarimenti contattare l’ASST di riferimento.
RESPONSABILE PER ATS BRIANZA: SC Area Anziani-SS Servizi per la Domiciliarità
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Tel. 039/2384365
Modulistica :
- Modulo domanda prosecuzione
- DGR 30/12/2024 n-3719
- Elenco Elenco erogatori voucher B1 ed autismo- agg. 03/01/2025
- ASST di riferimento:
Per approfondimenti
https://www.lombardiafacile.regione.lombardia.it/wps/portal/site/Lombardia-Facile/DettaglioRedazionale/News/misuraB1-aggiornamento2024
Criteri programmazione controllo ufficiale
- Dettagli
- Visite: 22676
Criteri programmazione controllo ufficiale
L’attività di Controllo Ufficiale svolta dai Servizi del Dipartimento di Prevenzione Veterinario (DPV) garantisce l’applicazione delle norme generali e specifiche di Igiene e Sanità Pubblica Veterinaria previste dalla legge comunitaria e dalle norme nazionali, nello specifico:
a) controlli sull’alimentazione, sulla salute e sul benessere degli animali di interesse zootecnico, sulla riproduzione degli animali e sugli impianti che trattato sottoprodotti di origine animale
nonché sulla corretta identificazione e registrazione in anagrafe (BDN/BDR);
b) controlli sui prodotti di origine animale destinati ad essere commercializzati sul territorio nazionale; ad essere oggetto di scambio con un altro Paese membro della CE; ad essere esportati in un Paese terzo;
c) controlli nell’ambito degli animali da affezione: lotta al randagismo, controlli sulle strutture di detenzione autorizzate, gestione dell’anagrafe (AAA), controllo dello stato di salute e benessere degli animali da affezione e scambi intracomunitari.
Tale attività riguarda tutti gli aspetti importanti per la tutela della salute pubblica e si basa sulle più recenti informazioni scientifiche disponibili. La natura e l’intensità del controllo ufficiale si fonda su una graduazione dei rischi inerenti la salute pubblica, sul tipo e la produttività dei processi effettuati nonché sull’affidabilità dell’operatore interessato.
1.1 Attività e metodi di controllo
Il controllo ufficiale realizzato con le tecniche dell’audit , dell’ispezione e del campionamento è rivolto alla verifica della conformità ai requisiti di norme e regolamenti specifici, e riguarda agli aspetti strutturali, gestionali, sanitari e documentali delle aree di competenza dei Servizi del DPV ed in particolare:
- le procedure prerequisito e le buone pratiche igieniche di un impianto produttivo/allevamento;
- il sistema HACCP nella filiera produttiva degli alimenti di origine animale, dei mangimi e degli impianti che trattano sottoprodotti di origine animale;
- i processi produttivi e i sistemi di controllo posti in atto dagli operatori economici e i risultati ottenuti;
- i documenti e le registrazioni dell’impresa.
- gli impianti, le attrezzature, le installazioni, i macchinari, i trasporti e i materiali destinati a venire in contatto con gli alimenti e mangimi in termini di idoneità strutturale e condizioni igieniche;
- le materie prime, i semilavorati e i prodotti finiti;
- i processi produttivi e l’igiene operativa;
- il personale;
- la salute, il benessere e l’alimentazione degli animali;
- la farmacosorveglianza
- il rispetto dei criteri microbiologici
- il rispetto dei limiti previsti per contaminanti ambientali e residui di sostanze farmacologiche o sostanze vietate.
1.2 Attività programmabile: criteri per la programmazione dell’attività di controllo ufficiale
La programmazione dei controlli ufficiali è predisposta annualmente e realizzata attraverso criteri omogenei e condivisi, che prevedono:
- analisi di contesto: che descrive la situazione a livello territoriale, esprime il fabbisogno del territorio e la base per la successiva graduazione del rischio. Include informazioni in relazione a indici demografici e dati epidemiologici, dati territoriali, dati ambientali, dati sulla presenza di fattori di rischio specifici e qualsiasi altro dato ritenuto di utilità per la programmazione della attività di controllo;
- graduazione del rischio: che attraverso la classificazione degli impianti in categorie di rischio consente di realizzare una corretta attribuzione delle risorse e una omogenea attuazione dell’attività di controllo ufficiale (ponderata al livello di rischio);
- attribuzione delle risorse in base alla graduazione del rischio: l’esito della graduazione del rischio e la disponibilità di personale di controllo consentono di stabilire le frequenze dei controlli nelle tipologie di impianti o nei singoli impianti.
La programmazione del controllo ufficiale è indirizzata in primo luogo alla realizzazione dell’attività istituzionale individuata dagli obiettivi vincolanti (piani di profilassi e prevenzione negli allevamenti/animali da affezione anche con riferimento alle zoonosi, attività ispettiva al macello, piani di campionamento, controlli ufficiali di processo e di prodotto nella filiera agroalimentare, farmacosorveglianza, alimentazione e benessere animale).
La restante attività di programmazione dei controlli viene effettuata in base al livello di rischio assegnato ai singoli impianti o alla macrocategorie di impianti.
Nell’ambito della sicurezza alimentare con “graduazione” o “categorizzazione” del rischio (“Risk categorization”) si indica il modello di classificazione degli stabilimenti (definiti ai sensi dell’articolo 3 paragrafo 1) del Reg. 882/04) in categorie di rischio, basate sull’analisi di alcuni items:
- caratteristiche della struttura;
- caratteristiche di produzione;
- processi;
- personale;
- dati storici.
Per i controlli nell’area “animali da affezione” (detenzione/commercializzazione/gestione anagrafe regionale) la programmazione è definita dall’analisi obiettiva di variabili individuate e condivise all’interno dei Servizi competenti:
- indicazioni normative;
- tipologia di animali detenuti e/o commercializzati;
- esiti dei precedenti controlli;
- modalità di gestione dei processi
- caratteristiche e dimensioni dell’impianto.
La graduazione del rischio costituisce pertanto uno degli strumenti fondamentali nell’organizzazione dei controlli ufficiali nell’ambito dei piani integrati di controllo, per la definizione delle priorità dell’allocazione delle risorse.
Sull’esito della valutazione dei livelli di rischio, oltre alle frequenze, vengono individuate le metodologie di controllo da attuare (ispezione - audit - campionamenti) e il campo su cui orientare il controllo.
Alcune attività di controllo possono essere realizzate in modo congiunto o coordinato con altri Servizi del DPV/DPM o con altre autorità competenti, al fine di evitare duplicazioni di controlli presso i medesimi operatori, incidendo pertanto sulla pressione ispettiva. In particolare, all’interno della ATS, il confronto della programmazione di ciascun Servizio, consente ai DS di individuare quegli impianti su cui realizzare interventi congiunti o coordinati, realizzando in questo modo una ottimizzazione sull’uso delle risorse disponibili.
1.3 Attività non programmabile: intervento su segnalazione
L’attività di CU può essere attivata, al di fuori della programmazione annuale, anche a seguito di:
1. richieste esterne con segnalazione da parte di altri Enti (altra ATS, NAS, Provincia, UVAC, PIF, Regione, Comuni, Procura, ecc.), Servizi/Dipartimenti dell’ATS della Brianza (es. SSA, SIAOA, SIAPZ, SIAN, altri Sevizi DPM) e privato cittadino;
2. insorgenza di eventi straordinari/emergenze.
La richiesta di intervento viene valutata dal Direttore di Servizio o dal Direttore di Distretto/RUO, che assegna la pratica al VU o TDP nell’ambito delle competenze di ciascuno.