Emergenza Ucraina: rafforzare le comunità dell'accoglienza
La guerra che ormai da qualche mese imperversa sul territorio ucraino ha portato molti cittadini ucraini a cercare ospitalità anche nel nostro paese. ATS Brianza, insieme agli altri enti del territorio coinvolti, si è subito impegnata per accogliere al meglio i profughi ucraini nelle nostre province. In merito all’assistenza sanitaria, rilascio del codice STP, accoglienza degli animali da compagnia, visite e vaccinazioni, è stato creato un modello di presa in carico che è possibile trovare sempre aggiornato al link https://www.ats-brianza.it/en/azienda/news-online/2603-emergenza-ucraina-assistenza-sanitaria-dei-profughi-provenienti-dall-ucraina.html Ma abbiamo voluto pensare anche al sostegno psicologico di chi viene accolto sul nostro territorio. È stato infatti presentato all'OCSM (Organismo di Coordinamento per la Salute Mentale e della Dipendenze) il percorso che ATS Brianza ha avviato, in collaborazione con le ASST, nell'ambito del sostegno psicologico ai cittadini Ucraini ospitati nel territorio e provenienti dalle zone di guerra dell’Ucraina. L’OCSM ha condiviso l’opportunità di portare avanti questo progetto e ha fornito alcune valutazioni che sono state integrate nel piano di lavoro. Il progetto vede al suo interno, con la finalità di integrare le risorse a disposizione sul territorio, l'attività di cui all' Equipe Psicosociale dell' Emergenza e della Rete di Pronto Intervento Psicologico di ATS della Brianza, con le proprie specificità relative agli interventi in Emergenza. Per L'equipe Psicosociale dell'emergenza potrà valutare, per i casi che giungeranno alla sua attenzione, l'invio di situazioni specifiche ai Consultori Familiari, alle UO di Psicologia Clinica o alle UO di Psichiatria, di NPIA , delle Dipendenze. “Accanto ad una presa in carico dei bisogni di accoglienza, sistemazione e gestione della presenza sul territorio dei rifugiati (specifiche in homepage del sito di ATS Brianza) - sottolinea il Direttore Generale di ATS Brianza Carmelo Scarcella – è necessario attivare percorsi di supporto del possibile disagio psichico connesso all’evento traumatico della guerra e del forzato esodo dei cittadini Ucraini”. “Per garantire un percorso finalizzato alla tutela della salute mentale dei rifugiati – continua il Direttore Sociosanitario Antonio Colaianni - è necessario coordinare, consolidare e implementare la rete dei servizi che a diverso titolo si occupano sul territorio di accoglienza e cura dei rifugiati, con la finalità di favorire l'intercettazione precoce di situazioni di disagio psichico e, quindi, l’attivazione di adeguati percorsi di sostegno e di cura. Rafforzare le comunità di accoglienza è l’obiettivo che si vuole perseguire riconoscendo gli apporti specifici che ogni soggetto istituzionale sta mettendo in campo nell’accompagnare la presenza sul territorio dei rifugiati”. ATS sta quindi portando avanti un progetto di intervento che, anche attraverso la Rete di Pronto Intervento Psicologico per l’Emergenza, istituita presso ATS Brianza, viene condiviso con gli stakeholder (referenti comunità ucraina, Istituti Scolastici di ogni ordine e grado, Comuni, Centri di Accoglienza CAS e SAI, Associazioni di volontariato, ecc.) così da facilitare l’emersione dei bisogni. |
Impariamo insieme dagli animali: attività assistite con gli animali nelle scuole primarie del territorio della ATS Brianza
I veterinari di ATS Brianza nelle scuole del territorio per costruire un rapporto corretto e consapevole tra i bambini e gli animali. Il progetto ha preso il via a marzo, coinvolgendo 6 istituti scolastici del territorio di ATS Brianza con l’interazione di 10 professionisti della nostra Agenzia, circa 40 insegnanti, 400 bambini della scuola primaria, 5 cani, 1 cavallo, 2 pony e 1 coniglio. “Si tratta di un’attività in cui crediamo molto – spiega il Direttore Generale Carmelo Scarcella - lo strumento ludico ricreativo del progetto vuole aiutare a strutturare un percorso di educazione e apprendimento del rispetto delle diversità, dell’approfondimento della conoscenza, per una corretta e proficua interazione con gli animali domestici”. Analizzando i dati degli ultimi anni, si nota un aumento consistente degli animali domestici nei contesti urbanizzati, per esempio i cani censiti dal Dipartimento Veterinario sono passati da 121.615 circa nel 2013 a 162.401 nel 2021, con un incremento del 26%. In percentuale però le notifiche da morsicatura nello stesso periodo sono aumentate dell’80%. “Risulta sempre più necessario instaurare un rapporto corretto tra uomini e animali – sottolinea il Direttore del Dipartimento Veterinario Fabrizio Galbiati – ed è importante partire con i bambini. Crescere con un animale è molto utile per il bambino, aiuta a prevenire comportamenti rischiosi e la relazione che si crea favorisce la consapevolezza di sé e la capacità di apprezzare le differenze”. Durante gli incontri vengono affrontati diversi argomenti: le caratteristiche morfologiche degli animali e i loro sensi, come comunicano gli animali, le regole di convivenza, l’amicizia con gli animali, come aiutano l’uomo, convivenza e responsabilità e infine, gli animali abbandonati. “Il progetto si struttura in 3 fasi principali – evidenzia il Direttore dell’U.O.C. Igiene Urbana Veterinaria Diego Perego – inizia con un incontro propedeutico con gli insegnanti, dove vengono evidenziati i problemi di un non corretto rapporto con gli animali, gli obiettivi della proposta, la necessità di continuare il lavoro in aula con i bambini per cosolidare i messaggi trasmessi e, a tal fine, viene distribuito il materiale «AMICI DI ZAMPA», costituito da un manuale con letture ed esercizi e un DVD con filmati, per poi effettuare l’incontro con i bambini nella modalità di attività assistita con gli animali presso la scuola, per finire con un incontro di feed-back con gli insegnanti dopo alcuni mesi dall’intervento con gli alunni, con la verifica dei test di valutazione dei concetti appresi”. Ecco i 6 istituti scolastici coinvolti nel 2022: 1. Istituto scolastico Carducci a Lecco 2. Istituto scolastico A. Manzoni a Capriano di Briosco (MB) 3. Istituto scolastico A. Sassi a Renate (MB) 4. Istituto scolastico San Giovanni Diaz a Lecco 5. Istituto La nostra famiglia a Bosisio Parini (Lc) 6. Istituto scolastico Duchessa Elena D’Aosta a Briosco (MB)
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La nuova assistenza sanitaria territoriale: Case di Comunità e Ospedali di Comunità
L’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede una rivisitazione dell'assistenza sanitaria territoriale, che troverà principale sbocco nella creazione delle Case di Comunità e degli Ospedali di Comunità.
Le Case di Comunità sono le nuove strutture socio-sanitarie che stanno entrando a fare parte del Servizio Sanitario Regionale e sono previste dalla legge di potenziamento per la presa in carico di pazienti affetti da patologie croniche. Le Case di Comunità, distribuite in modo capillare sul territorio lombardo, costituiscono un punto di riferimento continuativo per i cittadini, che possono accedere alle prestazioni erogate. All’interno di queste strutture saranno presenti equipe di medici di medicina generale, pediatri, medici specialisti, infermieri e altri professionisti della salute che operano in raccordo anche con la rete dei Comuni e delle farmacie territoriali. Le Case della Comunità costituiscono il punto di riferimento continuativo per la popolazione: qui è possibile trovare un Punto unico di accesso, accoglienza, informazione e orientamento del cittadino, che opera in stretto contatto con le Centrali operative territoriali (COT).
Fondamentale il raccordo che dovrà andarsi a creare con l'area dei servizi sociali dei diversi Comune e le associAzioni del terzo settore presenti sul territorio. "Il valore delle Case della comunità – spiega il dr. Carmelo Scarcella, Direttore Generale ATS Brianza– è quello di garantire, attraverso dei diversi attori che operano sul territorio, una risposta a trecentosessanta gradi ai bisogni delle persone, soprattutto ai soggetti più fragili e ai malati cronici". Gli ospedali di comunità sono invece strutture sanitarie di ricovero di cure intermedie, destinate a ricoveri brevi per pazienti che hanno bisogno di interventi sanitari a bassa intensità clinica. Gli ospedali di comunità contribuiscono a fornire cure più appropriate riducendo, ad esempio, gli accessi impropri al pronto soccorso o ad altri servizi sanitari. L’ospedale di comunità consente anche di facilitare il trasferimento dei pazienti dalle strutture ospedaliere per acuti al proprio domicilio, consentendo alle famiglie di avere il tempo necessario per adeguare l’ambiente domestico e renderlo più adatto alle esigenze di cura dei pazienti.
Sul territorio di ATS Brianza hanno già avviato la loro attività la Casa di Comunità di Olgiate Molgora in provincia di Lecco e quelle di Giussano e Vimercate. È stato inoltre attivato l'Ospedale di Comunità a Giussano. Nei prossimi mesi assisteremo ad un ampliamento dei servizi offerti e all'implementazione di nuovi servizi anche in altri territori, secondo il Piano di attivazione previsto da Regione. |
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Covid-19: l'andamento dell'epidemia nel nostro territorio
Sono passati poco più di 2 anni da quando il Coronavirus ha colpito duramente il nostro paese e ha condizionato fortemente le nostre vite. Con questo articolo, vogliamo fornire una fotografia dell'andamento attuale del Coronavirus, vaccinazioni e ricoveri, confrontandolo con alcuni momenti dei mesi scorsi. Come Agenzia di Tutela della Salute abbiamo dovuto affrontare mesi davvero difficili, portando durante alcune ondate quasi tutta la nostra forza lavoro ad impegnarsi nella lotta al virus, organizzando tamponi, vaccinazioni, visite a domicilio grazie ai medici USCA, tracciamento positivi e contatti, organizzando la risposta alla pandemia del sistema sanitario e sociosanitario. Ad oggi possiamo finalmente dire che, grazie alla vaccinazione anticovid, le conseguenze peggiori del virus sono fortemente contenute, anche se l'impegno continua.
Andamento dell’epidemia da Covid-19Nei tre grafici seguenti è rappresentato l’andamento globale della pandemia in ATS con dettaglio per provincia da marzo 2020 al 5 maggio 2022, sia in termini di numerosità di casi (primi due grafici) sia in termini di tassi per 100.000 abitanti (terzo grafico) in modo da rendere confrontabile la situazione nelle due provincie. Mentre nella prima fase dell’epidemia (marzo-maggio 2020) i tassi di soggetti positivi al tampone erano più elevati in Provincia di Lecco, nella seconda ondata i tassi sono a lungo stati più elevati in Provincia di Monza e Brianza. Da giugno 2021 si è mantenuto a lungo un sostanziale allineamento dei tassi nelle due provincie; nel periodo più recente sono ulteriormente aumentati, e i dati più aggiornati, dopo un deciso viraggio esponenziale della crescita seguito da un quasi altrettanto rapido decremento, hanno iniziato a rallentare la velocità di discesa e continuano a oscillare su valori comunque elevati e più alti a Lecco e provincia in termini di tassi.
Grafico 1 Andamento cumulativo dei contagi
Grafico 2 Andamento giornaliero del numero assoluto di contagi
Grafico 3 Andamento giornaliero del numero di contagi in termini di tasso per 100.000 abitanti
Distribuzione spaziale dei casi per ComuneI tassi di contagio comunali (cumulativi per 100.000 abitanti) sono di seguito rappresentati per la prima fase della pandemia: evidente è il rapidissimo incremento dei casi sul versante orientale dell’ATS, confinante con il territorio dell’ATS di Bergamo in cui la diffusione epidemica è stata particolarmente grave e veloce.
Nel corso del tempo la seconda ondata ha interessato soprattutto l’area occidentale e successivamente si è mantenuta una situazione di numerosità di contagi superiore in Provincia di Monza e Brianza, in particolare nei territori confinanti con ATS Metropolitana, come risulta evidente dalle mappe del periodo epidemico più recente. Distribuzione dei casi per etàLa rappresentazione grafica che segue consente di leggere nel tempo le caratteristiche della popolazione positiva a Covid-19 in termini di età alla diagnosi: la linea che distingue il secondo e il terzo quartile ripartisce a metà la popolazione. Durante i mesi della prima ondata l’età mediana era sui 70 anni, nei mesi estivi l’età è stata decisamente più bassa, anche in virtù del numero estremamente limitato di casi diagnosticati prevalentemente in giovani e nella seconda ondata si è stabilizzata sui 50 anni circa. Da aprile 2021 si apprezza un nuovo calo dei valori dell’età mediana, che prosegue successivamente e diventa nettamente più basso a luglio e agosto. Da settembre 2021 si è evidenziato un incremento dell’età media e mediana, con lievi variazioni nei mesi successivi e attualmente è pari a 45 anni. Ricoveri covidNel grafico che segue è rappresentato con la linea blu l’andamento dei contagi (numero di casi – asse di sinistra) e, con la linea rossa, l’andamento dei ricoveri nelle ASST del territorio di ATS Brianza; nella prima ondata il numero di casi segnalati formalmente era assai piccolo, tanto da risultare coperto dall’andamento dei ricoveri; nelle successive ondate si nota la clamorosa riduzione del numero di ricoveri a fronte di un devastante incremento del numero di casi: senza vaccinazione con booster (terza dose) diffusa nella popolazione il sistema ospedaliero non avrebbe retto alle richieste: il ciclo vaccinale completo protegge infatti dalle forme gravi che richiedono ospedalizzazione. Vaccinazioni anti Covid-19Come in tutta la Regione, anche in ATS della Brianza le vaccinazioni anti Covid sono state erogate a partire dai primi mesi del 2021: i grafici a barre che seguono illustrano, con dettaglio per decennio di età, le proporzioni di assistiti di ATS Brianza vaccinati con una, due o tre dosi, a confronto con i valori regionali: in pressoché tutte le categorie in ATS Brianza i valori superano la media regionale. La proporzione di giovanissimi vaccinati è bassa sia in ATS sia in Regione e dovrebbe essere oggetto di promozione per ridurre, per quanto possibile, la circolazione virale. |
ATS Brianza e LILT Milano Monza Brianza insieme per promuovere la salute nelle aziende
Con il 2022 ATS Brianza e LILT Milano Monza Brianza hanno attivato insieme il progetto In buona sostanza: un progetto all’interno del piano GAP dedicato alle aziende attente alla salute dei dipendenti. Grazie alla collaborazione tra i due partner, i referenti delle aziende della Brianza avranno a disposizione gratuitamente per tutto il 2022 una serie di iniziative per promuovere l’adozione di stili di vita salutari, combattere le dipendenze e prevenire le principali malattie. Il progetto prevede la realizzazione di pacchetti aziendali su diversi temi: dalla sana alimentazione alla disassuefazione dal fumo, dalle dipendenze all’equilibrio lavoro-famiglia. L’ambiente di lavoro è un setting strategico per promuovere la salute in età adulta. Le aziende che decidono di investire in luoghi di lavoro più salutari, dalle scelte alimentari alla lotta contro le dipendenze, da un lato migliorano la loro produttività e dall’altro permettono ai lavoratori di sviluppare il proprio empowerment adottando comportamenti positivi. Sportelli digitali di disassuefazione dal fumo, incontri individuali con esperti, live webinar, video pillole e podcast sono alcuni degli strumenti che saranno a disposizione delle aziende per i loro piani di welfare. Inoltre, una serie di sondaggi sulla soddisfazione degli interventi permetterà di monitorare l’efficacia del progetto e valutare l’implementazione di ulteriori azioni. “La salute e il benessere cominciano dal luogo di lavoro, dove trascorriamo molte ore alla settimana – spiega Marco Alloisio, presidente di LILT Milano Monza Brianza -. Da oltre 20 anni LILT è promotore della salute in azienda con il supporto di un team di medici ed esperti. Siamo onorati di intensificare il nostro lavoro sul territorio della Brianza insieme a un partner istituzionale come l’Agenzia di Tutela della salute. Autorevolezza e capillarità di ATS danno forza al progetto per diffondere efficacemente la cultura della salute e l’importanza dei controlli di diagnosi precoce”. "Siamo soddisfatti per le azioni che LILT, in collaborazione con ATS Brianza, sta propondendo alle aziende del territorio, con l’obiettivo di Prevenzione e Promozione della Salute – sottolinea il Direttore Sanitario di ATS Brianza Emerico Panciroli - ATS Brianza, si occupa da molti anni di promozione della salute attraverso programmi e attività trasversali in 4 setting: Scuola, Comunità locali, Sevizi socio-sanitari e Luoghi di lavoro e vedono coinvolti diversi Soggetti istituzionali e Attori sociali nella loro realizzazione. I luoghi di lavoro permettono di raggiungere una ampia fascia di popolazione adulta, con risorse utili al miglioramento delle condizioni di salute dei lavoratori per la realizzazione di azioni tese alla modifica di abitudini e comportamenti a rischio ma anche al miglioramento dei fattori ambientali, sociali ed economici”. Per aderire al progetto basta compilare un form online scegliendo i webinar e gli sportelli più in linea con le esigenze del proprio ambiente di lavoro. Per info: https://bit.ly/32OPYfF |