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Misura sperimentale a favore di orfani di femminicidio e orfani di crimini domestici
Con DGR n. XI/3760 del 03/11/2020, è stata approvata la Misura sperimentale a favore di orfani di femminicidio e orfani di crimini domestici, misura che prevede l'erogazione di un contributo una tantum di 5.000 € a favore, per l’appunto, di orfani di femminicidio/crimini domestici fino al 26° anno di età, a condizione che siano rispettati determinati requisiti.
La gestione tecnico-amministrativa per l’intero territorio regionale è affidata ad ATS Brescia.
Sul sito di ATS BRESCIA è già pubblicato l’avviso e le domande potranno essere presentate dagli interessati a far data dal 14 dicembre 2020. Di seguito si riporta il LINK per accesso alle informazioni utili:
Cordiali saluti
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Avviso per l'attivazione di interventi di mediazione familiare a favore dei coniugi separati e divorziati. Informativa per consultori familiari/ambiti/comuni
Con il Decreto n. 3167 del 10/03/2020, ad oggetto “Approvazione, ai sensi della D.G.R 2469/19, degli avvisi pubblici a favore dei coniugi separati o divorziati in condizioni di disagio economico per l’implementazione degli interventi di sostegno abitativo e per la promozione di azioni di mediazione familiare L.R. 24/06/14 n.18”, Regione Lombardia ha emanato il seguente avviso:
“AVVISO PUBBLICO PER L’ATTIVAZIONE DI INTERVENTI DI MEDIAZIONE FAMILIARE A FAVORE DEI CONIUGI SEPARATI O DIVORZIATI”.
Si tratta di una misura finalizzata a promuovere interventi di mediazione familiare, intesa come processo collaborativo di soluzione del conflitto, in cui la coppia con figli è supportata da un soggetto terzo imparziale, che può favorire la comunicazione tra le parti, al fine di identificare soluzioni accettabili per entrambi i genitori dopo la separazione e recuperare un dialogo positivo, in particolare nell’interesse dei figli.
APERTURA AVVISO 30.05.2020 FINO AD ESAURIMENTO DELLE RISORSE E COMUNQUE NON OLTRE GIUGNO 2021
Soggetti destinatari:
Sono soggetti destinatari degli interventi i coniugi con stato civile di separato, divorziato o che hanno in atto un procedimento di separazione giudiziale, in corso di perfezionamento, e che presentino i seguenti requisiti:
- con figli minori (o maggiorenni solo se a carico) e figli disabili (anche se maggiorenni) nati o adottati nel corso del matrimonio;;
- residenti in Lombardia da 5 anni;
- che non abbiano riportato condanne con sentenze passate in giudicato per i reati contro la persona, tra cui gli atti persecutori di cui al decreto – legge 23.02.2009, n.38 nonché per i delitti di cui agli art. 570 e 572 del c.p.;
UdO/Enti che possono presentare la domanda
Le domande di accesso al contributo per l’erogazione di interventi di mediazione familiare di cui all’avviso, potranno essere presentate da Consultori Pubblici o privati accreditati e da Comuni /Ambiti Territoriali.
UdO/Enti che possono erogare gli interventi
Gli interventi di mediazione familiare di cui all’avviso, potranno essere erogati da Consultori Pubblici o privati accreditati e da Comuni /Ambiti Territoriali.
Presentazione della domanda
Il/i genitore/i potrà/potranno rivolgersi ai Consultori Familiari delle ASST, ai Consultori Familiari privati accreditati o ai Comuni/Ambiti Territoriali.
Le UdO/Enti sopra indicati dovranno presentare, a fronte della stesura di un progetto personalizzato, la domanda di riconoscimento del contributo sulla piattaforma regionale Bandi on line.
Prima di presentare la domanda l’operatore della Udo/Ente richiedente) deve:
- registrarsi (fase di registrazione) al fine del rilascio delle credenziali di accesso al Sistema Informativo Bandi Online (ciò non è richiesto per chi si è già registrato nel Sistema Informativo);
- attendere la validazione prima di procedere alla presentazione della domanda (i tempi di validazione potranno richiedere, a seconda della modalità di registrazione e profilazione utilizzata, fino a 16 ore lavorative).
La verifica dell’aggiornamento e della correttezza dei dati presenti sul profilo all’interno del Sistema Informativo è ad esclusiva cura e responsabilità della UdO/Ente richiedente stesso. Le domande devono essere presentate previa registrazione/autenticazione in Bandi online, in alternativa attraverso:
- SPID – Sistema Pubblico di Identità Digitale: è un codice personale che consente di accedere da qualsiasi dispositivo e di essere riconosciuto da tutti i portali della Pubblica Amministrazione. Per richiedere ed ottenere il codice SPID: https://spid.gov.it/richiedi-spid
- CNS - Carta Nazionale dei Servizi/CRS – Carta Regionale dei servizi
- Username e password rilasciate in fase di registrazione
Al termine della compilazione on-line della domanda di partecipazione, l’operatore della UdO/Ente richiedente dovrà allegare il progetto personalizzato (Allegato B2), caricandolo direttamente in piattaforma e concludere la procedura cliccando su “invio al protocollo”.
A conclusione della procedura il sistema informativo rilascerà in automatico numero e data di protocollo della domanda di contributo presentata.
Caratteristiche dell’agevolazione
Il progetto personalizzato, riferito ad uno o a entrambi i componenti della coppia genitoriale, dovrà identificare, in un tempo dato, il numero di colloqui utili ad un percorso finalizzato a fornire un supporto al/i genitore/i per il superamento della situazione di difficoltà e di conflittualità.
Ogni progetto potrà prevedere al massimo n.10 colloqui per un ammontare complessivo massimo di € 300,00 a progetto (nel caso in cui la presa in carico riguardi entrambi i genitori il progetto dovrà essere uno solo) .
Le prestazioni di mediazione familiare per le quali si richiede il contributo, dovranno essere complementari a quanto definito nella DGR 6131/2017 “Aggiornamento del tariffario delle prestazioni consultoriali in ambito materno infantile”. Il succitato decreto individua le prestazioni sociosanitarie ad elevata integrazione sanitaria, svolte all’interno dei Consultori Familiari, tra cui la Mediazione Familiare (cod.002-01) e la Consulenza Familiare (cod.002-002),che prevedeno l’erogazione sino ad un massimo di 8 colloqui, con flessibilità sino a 10 per situazioni particolarmente problematiche.
L’intervento di cui alla presente misura dovrà dunque essere aggiuntivo e non sostitutivo da quanto previsto dal tariffario del CF come prestazioni da esso erogabili.
Gli interventi dovranno essere realizzati entro 31 dicembre 2021
Tipologia di procedura per l’assegnazione delle risorse
ATS riceverà attraverso il sistema Bandi Online la documentazione delle richieste caricate dagli operatori delle UdO/Enti deputati alle richieste di cui al presente bando. Entro 30 giorni dalla ricezione della documentazione, procederà ad istruire le domande pervenute, in ordine cronologico di arrivo, attraverso:
- la verifica dei requisiti previsti per l’ammissione della domanda, con l’identificazione dell’ammontare del contributo proposto;
- la valutazione del progetto personalizzato di mediazione familiare;
ATS, dopo aver valutato l’ammissibilità della domanda, valida l’ammontare richiesto e la durata dell’intervento e comunica l’esito dell’istruttoria al richiedente tramite la piattaforma informatica con l’indicazione di procedere all’attuazione del progetto personalizzato.
Modalità e tempi dell’erogazione dell’agevolazione
L’erogazione dell’agevolazione alla UdO/Ente che ha realizzato gli interventi di mediazione di cui all’avviso, avviene a seguito di presentazione all’ATS della rendicontazione delle attività svolte, in coerenza con quanto definito nel progetto personalizzato validato.
Decadenze, revoche, rinunce dei soggetti beneficiari
In caso di inosservanza ed inadempienza delle disposizioni, delle prescrizioni e di tutti gli obblighi , Regione Lombardia si riserva di dichiarare la decadenza del beneficio e mediante l’ATS non liquiderà il contributo o provvederà alla revoca , recuperando le somme già erogate.
Ispezionie e controlli
Le ATS identificano a campione le domande ed i relativi progetti su cui effettuare i controlli.
E’ facoltà di Regione effettuare visite e controlli al fine di verificare il rispetto delle disposizioni delle Dgr 2469/19 e dell’Avviso Pubblico, riservandosi anche la facoltà di richiedere agli Enti richiedenti i chiarimenti e le integrazioni che si rendessero utili al fine di valutare l’efficacia degli interventi.
L’avviso, qui pubblicato è corredato dagli allegati:
- B “ Avviso interventi di mediazione familiare”
- B1“Domanda di accesso al contributo per gli interventi di mediazione familiare” a firma del rappresentante legale dell’Ente richiedente;
- B2 “modello progetto personalizzato”;B2 “modello progetto personalizzato”;
- B4“Informativa relativa al trattamento dei dati personali”.B4“Informativa relativa al trattamento dei dati personali”.
Si indica di seguito il link al sito di Regione Lombardia:
Normativa di riferimento:
- Decreto regionale n. 3167 del 10/3/2020
- Decreto regionale n. 3930 del 30/3/2020
- DDUO n. 8999 Proroga
Contatti ATS della Brianza: U.O.C. Fragilità e Cronicità e - mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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UOC Coordinamento delle Reti Integrate di Area Socio Sanitariamail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Chiara Melesi - Federico Casirati T. 039/2384820
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Bando finalizzato all’erogazione di contributi regionali per l’installazione di sistemi di videosorveglianza all’interno delle residenze per anziani e per disabili della Lombardia
Allegato 1 alla deliberazione dell’ATS della Brianza n 614 del 23/10/2017
APERTURA BANDO 15 NOVEMBRE 2017 - SCADENZA 14 MARZO 2018
1.Descrizione del procedimento
- Finalità, ambito di intervento e risorse
La Regione Lombardia in attuazione dell’art. 2 della legge regionale 22 febbraio 2017, n. 2 interviene con politiche di sviluppo tese a migliorare i propri livelli di sicurezza nell’erogazione dei servizi offerti. Tale norma autorizza l’erogazione di contributi per l’installazione di sistemi di videosorveglianza nelle aree comuni all’interno delle residenze per anziani e per disabili della Lombardia.
- Destinatari dell’intervento
Le domande per l’assegnazione dei contributi possono essere presentate dalle Residenze sanitarie assistenziali (RSA) e dalle strutture residenziali e semiresidenziali per disabili (RSD) pubbliche e private accreditate al 31.12.2016 che operano sul territorio regionale, per la realizzazione di nuovi impianti in strutture ubicate nel territorio dell’ATS della Brianza (province di Lecco e Monza Brianza).
- I contenuti delle domande e modalità di presentazione delle stesse
Ogni unità di offerta potenziale destinatario del contributo può presentare una sola domanda.
Le domande redatte secondo il fac simile allegato al presente bando devono a pena di inammissibilità contenere:
- scheda di sintesi del progetto predisposto nel rispetto delle linee guida di cui al provvedimento in materia di videosorveglianza adottato dal garante per la protezione dei dati personali in data 8 aprile 2010, con relativo cronoprogramma e quadro economico di dettaglio;
- l’accordo con le rappresentanze sindacali; nel caso in cui risulti la comprovata impossibilità di raggiungere l’accordo con le rappresentanze sindacali, formalmente e preventivamente coinvolte, potrà essere allegata l’autorizzazione rilasciata dalle competenti sedi territoriali dell’Ispettorato del lavoro ai sensi del comma 1 dell’art. 4 della legge n. 300/70;
- dichiarazione sostitutiva di certificazione ai sensi dell’art. 46 del DPR 445/2000 a firma del legale rappresentante dell’ente proponente che dichiari che a copertura dei costi non sono stati chiesti altri finanziamenti nazionali o regionali (a meno di non avere già ricevuto risposta negativa alle richieste), nè saranno chiesti in futuro per lo stesso motivo.
Le istanze di assegnazione del contributo dovranno essere presentate, a firma del legale rappresentante dei soggetti interessati, all’ATS della Brianza con invio tramite PEC o consegnate al protocollo della medesima ATS entro 120 giorni dalla pubblicazione del Bando sul BURL.
Il bando e la modulistica per la presentazione della domanda di contributo sono scaricabili dal sito dell’ATS della Brianza: www.ats-brianza.it
Le domande compilate con i relativi allegati potranno essere consegnate:
- presso Ufficio Protocollo ATS Brianza sede di Monza – Viale Elvezia, 2 20900 Monza - piano terra: da lunedì a venerdì 9.00 – 12.30 e 14.00 – 16.00;
- presso Ufficio Protocollo ATS Brianza sede di Lecco - C.so Carlo Alberto, 120 23900 Lecco - piano terra: da lunedì a venerdì 9.00 – 12.30 e 14.00 – 16.00.
Le domande compilate con i relativi allegati potranno essere inviate:
- per posta con Raccomandata R/R indirizzata all’ATS Brianza alla c.a. Dipartimento PIPSS - C.so Carlo Alberto, 120 - 23900 Lecco;
- tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) alla seguente casella PEC Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.per scegliere questa opzione il richiedente deve essere titolare di un indirizzo PEC.
Per ulteriori informazioni contattare:
ATS della Brianza sede di Lecco C.so Carlo Alberto, 120, 23900 Lecco Tel. 0341.482781 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.30.
Ai sensi del D.lgs. n. 196/2003, i dati acquisiti in esecuzione della presente procedura sono utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale vengono comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti.
Il Titolare del trattamento dei dati è l’ATS della Brianza e il responsabile del trattamento è il Direttore Generale Dottor Giupponi Massimo.
L’autorizzazione al trattamento dei dati è obbligatoria ai fini della presente procedura e l’eventuale mancato conferimento comporta la non ammissione della domanda.
- Procedura e modalità di assegnazione ed erogazione del finanziamento
Le domande verranno valutate secondo i seguenti criteri:
- in via prioritaria omogeneità di copertura della videosorveglianza negli spazi comuni;
- in subordine numero dei posti letto della struttura;
- in via residuale secondo l’ordine cronologico di presentazione dell’istanza;
e i contributi verranno assegnati fino alla concorrenza della somma disponibili € 126.757,00.
Per ogni domanda ammessa a finanziamento sarà assegnato un contributo pari al 70% dei costi sostenuti fino ad un importo massimo di 15.000,00 euro.
Il contributo sarà erogato dall’ ATS della Brianza in un’unica soluzione a consuntivo a seguito di presentazione di documentata rendicontazione quietanzata e di asseverazione tecnica sottoscritta da un tecnico abilitato relativa alla conformità dell’impianto.
Si procederà alla decadenza dal finanziamento qualora la documentazione quietanzata e l’asseverazione tecnica non perverranno entro 120 giorni dalla comunicazione, da parte dell’ATS della Brianza, di ammissione a finanziamento.
Ai fini dell’ammissibilità saranno tenuti in considerazione solo i costi sostenuti successivamente alla data di presentazione della domanda.
- Monitoraggio
L’ATS della Brianza successivamente all’erogazione del finanziamento effettuerà i dovuti controlli, tramite visite in loco, al fine di verificare l’effettiva installazione e funzionamento dell’impianto.
Qualora l’impianto non fosse stato installato o non fosse attivo si procederà alla revoca del finanziamento con conseguente ripetizione di quanto erogato.
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La rete della salute mentale per i richiedenti asilo in ATS BRIANZA"
Nuova rete della salute mentale per i richiedenti asilo in ATS Brianza
Le persone Richiedenti o Titolari di Protezione Internazionale (RTPI) sono una popolazione ad elevato rischio di sindromi psicopatologiche, a causa delle frequenti esperienze stressanti o traumatiche che hanno vissuto nei Paesi di origine e/o nel corso del percorso migratorio, durante il quale sono sovente esposti a pericoli e traumi aggiuntivi che si possono concretizzare in situazioni di sfruttamento, violenze e aggressioni di varia natura compresa quella sessuale, malnutrizione, impossibilità di essere curati, umiliazione psicofisica, detenzione e respingimenti. Non è da sottovalutare il cosiddetto trauma secondario, che colpisce molti migranti una volta giunti in Italia (ed Europa) nel momento in cui le aspettative che nutrivano nei confronti del paese di accoglienza si sono scontrate con la realtà che si trovano a vivere nel nuovo paese di arrivo.
Già nel 2017 il Ministero della Salute ha elaborato le “Linee Guida per la programmazione degli interventi di assistenza e riabilitazione nonché per il trattamento dei disturbi psichici dei titolari dello status di rifugiato e dello status di protezione sussidiaria che hanno subito torture, stupri o altre forme gravi di violenza psicologica, fisica o sessuale”, con l’intento di fornire indicazioni sull’attuazione di interventi appropriati ed uniformi su tutto il territorio nazionale, attraverso percorsi per l’individuazione, la presa in carico ed il trattamento di vittime di violenza intenzionale e di tortura, in continuità tra il sistema di accoglienza per i rifugiati e il sistema di assistenza socio-sanitaria. Il documento sottolinea come circa il 25-30% dei rifugiati ha subito esperienze di tortura, stupro o altre forme di violenza estrema. Queste sono esperienze traumatiche che rientrano nella categoria dei cosiddetti “traumi estremi”. Attualmente si stima che una percentuale compresa fra il 33 e il 75% dei sopravvissuti a traumi estremi, sviluppino, nel periodo successivo all’esperienza traumatica, un disturbo francamente psicopatologico, che impatterà anche sulle generazioni successive (trauma transgenerazionale). Le esperienze traumatiche estreme possono determinare, oltre ai sintomi comuni del Post-Traumatic Stress Disorder (PTSD: Disturbo Post Traumatico da Stress) anche altre conseguenze psicopatologiche specifiche e complesse. La tempestività di un trattamento adeguato in servizi con competenze specialistiche è cruciale per il futuro di queste persone e ha come presupposto indispensabile una precoce e corretta diagnosi.
Dal 2018 è stato attivato in ATS Brianza il progetto "Nuova rete della salute mentale per i richiedenti asilo in ATS BRIANZA", che si è concluso il 31/12/2021. Il progetto si è focalizzato sulla tutela della salute di RTPI in situazione di vulnerabilità, ed in particolare con quadri clinici psicopatologici manifesti, latenti o sub-clinici, accolti nel territorio di ATS della Brianza (province di Lecco e Monza e Brianza), partendo dall’introduzione di un sistema condiviso di rilevazione delle vulnerabilità (in coerenza con gli obiettivi nazionali stabiliti nel programma nazionale FAMI 2017) e, attraverso il rafforzamento della governance del territorio, giungendo alla sistematizzazione di percorsi per la presa in carico dei soggetti vulnerabili, alla formazione specifica degli operatori sanitari nella diagnosi e trattamento del disagio di RTPI e all’erogazione di servizi tra cui la sperimentazione di forme innovative di intervento, quali le equipes itineranti e la residenzialità protetta. Il progetto infine ha permesso di definire linee di indirizzo orientate sia a garantire l’introduzione di prassi operative codificate a livello di sistema sanitario locale, sia a favorirne la trasferibilità in altri territori attraverso la diffusione dei risultati ottenuti.
Al termine del progetto è stato realizzato un seminario, durante il quale sono stati presentati i risultati raggiunti:
- sono stati complessivamente contattati 597 RTPI (attraverso accesso spontaneo, invio da parte di enti, attività di screening); di essi 176 sono stati presi in carico dai CPS, 421 seguiti con interventi delle équipe itineranti, 36 con interventi congiunti CPS/équipe itineranti
- è stata migliorata la capacità del sistema in merito all’emersione e identificazione di problemi psicosociali e psichiatrici degli RTPI e nella diagnosi di disturbi specifici connessi al trauma migratorio
- attraverso l’inserimento nella rete dell’equipe itinerante, è stata favorita l’emersione delle vulnerabilità degli RTPI accolti realizzandosi un collegamento tra due realtà distanti tra loro, quali le strutture dell’accoglienza e i servizi di diagnosi e cura della salute mentale
- Sono state definite prassi operative per tutte le fasi che portano alla presa in carico di RTPI a partire dalla segnalazione, al fine di migliorare l’appropriatezza degli invii, fino alla gestione trattamentale dei beneficiari.
- Sono stati potenziati gli interventi erogati dai servizi specialistici delle ASST del territorio attraverso l’acquisizione di competenze nel campo dell’etnopsichiatria- transculturalità e psicotraumatologia.
- È stata sperimentata la residenzialità protetta per RTPI
- Sono state definite linee di indirizzo per la presa in carico di RTPI nei servizi psichiatrici.
I Centri Psicosociali del territorio proseguono nella accoglienza e presa in carico di richiedenti asilo e rifugiati presenti sul nostro territorio, siano essi accolti in centri strutturati che residenti in autonomia.
OPUSCOLO Nuova rete della salute mentale
Per informazioni e presa in carico:
CPS ASST LECCO:
LECCO, Via Ghislanzoni, 22 - tel. 0341 489181 - e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
MERATE, via Parini 4 - tel.039 9902299-293 - e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
BELLANO AMBULATORIO DI PSICHIATRIA, Via Carlo Alberto 25 - tel.0341/829325 - e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
CPS ASST MONZA:
MONZA, Via Aliprandi 23 - tel. 039 2339654
BRUGHERIO AMBULATORIO DI PSICHIATRIA, Via Santa Margherita 28, tel. 039 233 9454
CPS ASST BRIANZA:
VIMERCATE, via C. Battisti 23 - tel.039 6654328 - e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
SEREGNO, Via Oliveti 17 - tel.0362 385800 - e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
BESANA IN BRIANZA, Via Luigi Viarana 38 - tel. 0362 984577 - e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
CARATE BRIANZA AMBULATORIO DI PSICHIATRIA, Via Donizetti 12 - tel. 0362 984438 - e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
CESANO MADERNO, Via Santo Stefano 6 - tel. 0362 383760 – e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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