La qualità del percorso di cura dei pazienti con disturbi gravi e i nuovi modelli di finanziamento dei servizi che interessano quest’area sono i principali ambiti di azione dell’importante progetto di intervento sulla Salute mentale che vede schierate in prima linea Regione Lombardia, Regione Emilia Romagna, Regione Lazio e Regione Sicilia sotto il coordinamento dell’Asst di Lecco, individuata come ente attuatore.
Il progetto, partito nel 2017 e finanziato dal Ministero della Salute attraverso i programmi del Centro Controllo Malattie (CCM), è affidato a Regione Lombardia e vede la collaborazione del Dipartimento di Statistica e Metodi Quantitativi dell’Università Bicocca, dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e del Cergas dell’Università Bocconi con l’obiettivo di fornire alle Regioni stesse gli strumenti più efficaci per migliorare la qualità dell’assistenza a favore delle persone con disturbo mentale grave (schizofrenia, disturbo bipolare e depressivo, disturbo di personalità) e di identificare un nuovo sistema di finanziamento dei servizi di salute mentale nel contesto regionale italiano, che superi il pagamento a prestazione virando verso un sistema di finanziamento complessivo per l’intero percorso di cura.
“Oggi abbiamo sistemi di finanziamento basati sulla singola prestazione e divisi in silos (la valorizzazione dell'attività territoriale dei CPS , dei ricoveri ospedalieri, della residenzialità psichiatrica, ecc.) – ha spiegato il Direttore Generale di Asst Lecco, Paolo Favini - Questo sistema va stretto in modo particolare alla salute mentale, il cui strumento di lavoro è il percorso di cura del paziente e non la singola prestazione. La psichiatria ha sempre cercato di assicurare ai pazienti una continuità della cura tra ospedale, territorio e residenze, che viene invece frammentata a livello di valorizzazione e di sistema di finanziamento. L'alleanza tra ricercatori, specialisti della salute mentale ed economisti sanitari è quindi l'unica maniera per arrivare ad una sistema di finanziamento "tagliato" sui percorsi di cura della salute mentale e dotato dell'elasticità necessaria per seguire i bisogni dei pazienti”.
Secondo l'ultimo rapporto del Ministero della Salute (2016) i pazienti in carico ai servizi di salute mentale sono stati 807mila con un tasso pari a 160,9 casi per 10mila. Nel 54% dei casi si è trattato di pazienti donne, mentre la composizione per età riflette l’invecchiamento della popolazione con un’ampia percentuale sopra i 45 anni e una percentuale ridotta di pazienti giovani sotto i 25 anni. A livello territoriale, sono stati erogati circa 12 milioni di interventi, mentre vi sono state circa 109.000 ammissioni nelle strutture psichiatriche ospedaliere e circa 31.000 pazienti sono ricoverati nelle strutture residenziali.
Antonio Lora, coordinatore scientifico del progetto e Direttore del Dip. Salute Mentale e Dipendenze ASST Lecco
“A fronte di dati sempre in crescita appare chiaro che la salute mentale debba necessariamente risalire la scala delle priorità della sanità - spiega Antonio Lora, coordinatore scientifico del progetto e direttore del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze dell’ASST Lecco – Purtroppo, nonostante l'attenzione di molte Regioni, con Regione Lombardia in prima fila, questa area della sanità non riceve ancora un finanziamento adeguato, in particolare per quanto riguarda i servizi territoriali (Centri Psicosociali e Centri di Salute Mentale)”.
Il progetto in questione approfondisce nello specifico le tematiche dell'appropriatezza, della continuità, dell’intensità e della sicurezza delle cure erogate nelle regioni coinvolte. A tal proposito sono stati valutati i percorsi di circa 130mila pazienti con disturbo mentale grave che sono entrati in contatto tra il 2015 e il 2016 con i Dipartimento di Salute Mentale delle quattro regioni: i risultati hanno mostrato che i servizi offerti garantiscono la continuità della cure alla maggioranza dei pazienti con disturbo mentale grave, mentre tra le criticità è emersa, ad esempio, la ridotta offerta di interventi psicosociali. Al centro dell’attenzione anche la salute mentale dei giovani, tematica a cui si ritiene necessario porre maggiore attenzione alla luce delle statistiche che rilevano come un terzo dei problemi di salute dei giovani tra i 15 e i 24 anni sia legato proprio a disturbi mentali e all’uso di sostanze stupefacenti.