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Mercoledì, 16 Aprile 2025
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Newsletter ATS informa 2022
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Oltre 100 operatori da tutta la Regione al corso dedicato al CCNL organizzato da ATS Brianza
Addentrarsi nelle pieghe del nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, sottoscritto il 23 gennaio 2024 Aran e sindacati rappresentativi, non è impresa facile, comprendere in toto le modifiche introdotte e adeguarsi alle nuove disposizioni presuppone una cognizione specifica non banale. Partendo da questo aspetto, l’Agenzia di Tutela della Salute della Brianza ha organizzato un evento formativo dedicato al nuovo CCNL relativo all’area della dirigenza sanitaria e destinato al personale delle ATS e delle ASST di Regione Lombardia. Il corso, che si è svolto presso la sala Chaplin del teatro Binario 7 di Monza lunedì 25 novembre 2024, ha visto la presenza di oltre 100 operatori delle ATS e ASST di tutta la Regione. Il Direttore Amministrativo dell'Agenzia di Tutela della Salute e responsabile scientifico dell'evento dott. Giuseppe Matozzo ha introdotto l’evento sottolineando come: “Abbiamo voluto fortemente proporre un momento importante come questo, che possa aiutare il personale dirigente degli enti sanitari pubblici della nostra Regione e gli “uffici risorse umane” a comprendere al meglio le novità introdotte dal nuovo contratto colletivo. In particolare, grazie alla preziosa docenza del dott. Antonio Cascio, Dirigente della Regione Emilia Romagna nell’area risorse umane ed esperto del settore, abbiamo approfondito approfondire le tematiche normative ed economiche, nonché gli aspetti inerenti l’orario di lavoro, la sede unica di lavoro ed il sistema degli incarichi”. La giornata ha visto diversi interessanti momenti di reciproco scambio di idee e affondi sul tema, arricchendo i discenti non solo di nozioni importanti, ma anche di indicazioni pratiche volte a migliorare il “sistema lavoro” dei diversi enti del territorio lombardo.
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L’impiego degli animali d’affezione, soprattutto di cani, sta assumendo un’importanza crescente nei percorsi di natura educativa, terapeutica e di socializzazione, volti a favorire il benessere della persona.
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Interventi Assistiti con gli Animali: al via corso di formazione avanzato promosso da ATS Brianza
Prosegue l’impegno di ATS Brianza nella formazione di figure professionali che svolgono la propria attività nell’ambito degli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA). Di cosa si tratta? Quella che è conosciuta comunemente da anni come pet therapy, in realtà oggi è diventata una disciplina sempre più complessa, che prevede diverse modalità d’impiego degli animali d’affezione nei percorsi di carattere educativo e terapeutico a supporto di persone fragili o in fase evolutiva, come bambini, disabili, anziani, malati. Case di riposo, ospedali e istituti di ricovero, scuole, sono gli ambiti in cui è scientificamente provata l’efficacia di interventi che vedono cani, gatti e non solo, impiegati come strumento di cura. Chi svolge queste attività deve essere in possesso di una specifica formazione, e operare secondo standard definiti dalle Linee guida nazionali. Considerata la crescente domanda di queste figure e le numerose possibilità di utilizzo di queste metodiche educativo-terapeutiche, non prive di benefici anche sul piano ludico e socializzante, il Dipartimento Veterinario di ATS Brianza negli ultimi anni ha rafforzato il proprio impegno nella promozione di corsi, volti a creare sui territori della province di Monza Brianza e Lecco una platea di operatori altamente professionalizzati, in possesso di adeguate competenze. Il percorso della formazione in Interventi Assistiti con gli Animali si articola in tre livelli: propedeutico, base e avanzato. Dopo i 2 corsi propedeutici e i 2 corsi base tenutisi tra il 2022 e il 2024, a completamento dell’iter formativo il 3 aprile parte il corso di livello avanzato. Si tratta in tutto di 120 ore di formazione, articolate su 15 giornate, con una parte teorica, presso l’auditorium di ATS Brianza, a Monza, visite guidate presso centri specializzati con animali residenziali e la fase di tirocinio-stage, preparatoria all’esame in programma il 4 dicembre 2025. L’obiettivo del corso è quello di fornire conoscenze tecniche, educative e cliniche, da integrare nel lavoro di Interventi Assistiti con gli Animali in equipe di carattere multidisciplinare, senza trascurare gli aspetti riguardanti la deontologia e la responsabilità. Per questo il parterre dei docenti comprende figure di vario tipo: docenti universitari, medici, veterinari, psicologi, insegnanti, infermieri, esperti in interventi assistiti, come coadiutori di cani, riabilitatori ed educatori cinofili. Le iscrizioni al corso avanzato sono aperte fino al 28 marzo e ad oggi sono ancora disponibili alcuni posti, pertanto si invitano gli interessati ad affrettarsi iscriversi mediante compilazione del format presente sulla locandina. Per iscriversi va compilato il form https://forms.office.com/e/DrbsUfEVxE I richiedenti ammessi riceveranno conferma via mail, riportante le informazioni per la formalizzazione dell’iscrizione, subordinata al versamento della quota d’iscrizione: 1220€ iva compresa. L’impegno di ATS della Brianza è non solo di carattere organizzativo, ma anche scientifico, a riprova della forte attenzione riservata dall’Agenzia Tutela della Salute a queste tematiche. Tra i relatori infatti figurano i suoi veterinari Giovanni Prestini e Antonella Fiore. “Gli interventi assistiti con gli animali – dichiara Diego Perego, Direttore del Dipartimento Veterinario e Sicurezza degli Alimenti di Origine Animale di ATS Brianza – stanno diventando una risorsa di supporto sempre più importante nella gestione di problematiche cliniche, sociali ed educative, presenti nella nostra collettività. Un animale può essere una preziosa compagnia per un paziente oncologico o per un bimbo disabile. A tal proposito proponiamo questi eventi di formazione affinché questa disciplina si diffonda con sempre maggiore professionalità nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie, riabilitative, assistenziali e scolastiche del nostro territorio”. |
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Blue Tongue, al via il piano vaccinale obbligatorio per gli ovini
Il fenomeno nella nostra regione si è manifestato in modo acuto lo scorso anno tra agosto ed ottobre, con oltre 300 casi, di cui circa 70 casi nel territorio di ATS Brianza. Parliamo della “blue tongue”, la malattia della lingua blu. La cosiddetta febbre catarrale degli ovini è una patologia infettiva dei ruminanti, non contagiosa per l’uomo, trasmessa da insetti vettori, appartenenti alla specie dei culicoidi, soliti succhiare il sangue dagli animali e deporre le uova in ambienti fangosi, come pozze piovane, corsi d’acqua, campi irrigati, scoli di abbeveratoi. Il virus si trasmette da un animale all’altro attraverso la loro puntura. Tra i ruminanti, ad essere più colpiti dalla malattia veicolata da questi agenti patogeni sono gli ovini: i sintomi sono febbre, scolo nasale, edema della testa e congestione delle mucose della bocca. Nei casi più gravi la lingua, ingrossata e cianotica, esce dalla bocca, da qui il nome. L’infezione, avverte il Ministero della Salute, è altresì causa di malformazioni fetali e aborti, e può essere letale. Nemmeno i bovini sono immuni, anzi, possono essere “serbatoio” del virus più a lungo, trasmissibile fino a 60 giorni dall’infezione. Come combattere la blue tongue? Non esiste per ora una terapia capace di far guarire gli animali malati. La vaccinazione rappresenta lo strumento più efficace di protezione dalle sue manifestazioni cliniche, oltre che di prevenzione della viremia, la diffusione di particelle virali nel sangue. Per questo Regione Lombardia ha messo in atto un Piano di vaccinazione obbligatoria di tutti i capi ovini nei confronti del sierotipo, rilevato nei nostri territori. In via prioritaria deve essere garantita la copertura vaccinale agli allevamenti che praticano il pascolo vagante e la movimentazione per l’alpeggio. ATS Brianza, secondo un piano di riparto definito dalla Regione, si appresta a distribuire gratuitamente a tutti gli allevatori di pecore, montoni e agnelli, presenti sui territori delle province di Monza Brianza e Lecco, 11.550 dosi. Le operazioni di vaccinazione sono a carico dei proprietari dei capi, e devono essere eseguite da veterinari liberi professionisti, individuati dagli stessi proprietari. Considerato che i flaconi di vaccino devono essere utilizzati entro 10 ore dall’apertura, cautelarmente è stata prevista una quota di scorta del 40%. Compito di ATS sarà verificare che l’impiego del vaccino avvenga nei tempi e nei modi previsti dal Piano. Il piano di vaccinazione ha dunque l’obiettivo proteggere il bestiame dalla malattia, contenerne le perdite, abbassare la probabilità di diffusione dell’infezione, consentirne la regolare movimentazione, sia a livello regionale che extraregionale. Considerato che l’inizio dell’immunità sopraggiunge a circa 40 giorni dall’intervento vaccinale, è necessario che la campagna vaccinale si concluda entro giugno, e comunque prima dell’invio delle greggi in alpeggio. In questi giorni l’Agenzia di Tutela della Salute sta inviando lettere e relativi allegati a tutti gli allevatori interessati, che, per ricevere i vaccini, dovranno individuare un veterinario libero professionista di fiducia, incaricato della somministrazione, al quale saranno consegnate le dosi di vaccino, e a loro volta inviare una dichiarazione, firmata dallo stesso veterinario. Sarà quest’ultimo in seguito a comunicare ad ATS le tempistiche, il numero e la categoria dei capi, che verranno vaccinati. Le prime forniture saranno disponibili entro la fine del mese di marzo. “I nostri uffici dei Distretti di Monza e Lecco sono a disposizione per fornire ogni chiarimento e informazione agli allevatori – dichiara il dott. Fabio Ravanelli, Direttore Sanità Animale del Dipartimento Veterinario di ATS Brianza – le lettere in partenza in questi giorni contengono tutti i riferimenti utili per mettersi in contatto con noi. Confidiamo – aggiunge - in una collaborazione responsabile per l’attuazione del piano di vaccinazione obbligatoria, perché al momento la profilassi è l’unica arma per contrastare il manifestarsi di una sintomatologia più severa della blue tongue, con esiti anche mortali, e preservare la salute del nostro patrimonio ovino”. Lo scorso anno, secondo i dati del Bollettino Epidemiologico Veterinario Nazionale, i casi di blue tongue in Lombardia sono stati complessivamente 323: di questi 71 nel territorio di ATS della Brianza, 10 nel Monzese, 61 nel Lecchese. Nel 2025 al momento i casi di blue tongue nella nostra regione sono 30, nessuno nel territorio di ATS Brianza. I dettagli del Piano vaccinale contro la blue tongue saranno illustrati agli allevatori il 2 aprile presso la Comunità Montana di Barzio, in un incontro informativo dedicato alle novità in materia di anagrafe zootecnica.
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