Dichiarazioni inizio attività produttiva- SCIA

Descrizione
La normativa regionale prevede la possibilità di intraprendere/ modificare una attività attraverso una semplice comunicazione utilizzando specifica modulistica guidata che ne descrive le caratteristiche, da presentare al Comune o SUAP (Sportello Unico Attività Produttiva).

Questi trasmettono all'ATS copia della documentazione, necessaria per la registrazione dell'attività, la valutazione dei rischi sanitari connessi e della conseguente programmazione di sopralluogo di controllo.

(http://www.lc.camcom.gov.it/),
(http://www.impresainungiorno.gov.it//)

 

ASAN - Autorizzazione e Accreditamento Strutture Sanitarie

 

ASAN - Autorizzazione e Accreditamento Strutture Sanitarie

Dal ottobre 2014 l'attuale sistema di gestione del sistema di accreditamento è sostituito dal nuovo sistema ASAN.

A decorrere da tale data la gestione di tutte le pratiche relative all'autorizzazione/DIA/accreditamento delle strutture sanitarie dovrà essere effettuata utilizzando il nuovo sistema.

> Portale ASAN

> Modalità di accesso al portale (PDF)

Commissioni di vigilanza sui pubblici spettacoli

1. Descrizione del procedimento

I luoghi deputati ad accogliere spettacoli pubblici sono soggetti a licenza rilasciata dall’autorità di pubblica sicurezza (Prefetto per l’ambito provinciale, Sindaco per l’ambito comunale).

A tal fine sono istituite la Commissione Comunale di Vigilanza (CCV) e la Commissione Provinciale di Vigilanza (CPV) rispettivamente presso il Comune e presso la Prefettura.

La SC Igiene e Sanità Pubblica partecipa quale componente alle Commissioni, effettuando, per quanto di propria competenza, la valutazione della documentazione allegata alla richiesta inoltrata presso il Comune o la Prefettura ed espletando attività di verifica, mediante sopralluogo, della sussistenza dei requisiti igienico - sanitari delle strutture e delle attrezzature allestite.

2. Uffici Competenti CPV: SC Igiene e Sanità Pubblica 

MODALITA' DI ACCESSO

Nulla deve essere presentato alla SC  Igiene e Sanità Pubblica in quanto la partecipazione alle commissioni è richiesta direttamente dal Comune o dalla Prefettura che trasmette la documentazione presentata dai richiedenti a tutti gli Enti coinvolti nel procedimento amministrativo per le eventuali verifiche di competenza.

3. Nome del responsabile del procedimento

Il responsabile della gestione del procedimento CCV è individuato nel Direttore della SC Igiene e Sanità Pubblica per le attività la cui vigilanza compete alla sua SC.

Il responsabile della gestione del procedimento CPV è individuato nel Direttore della SC Igiene e Sanità Pubblica

4. Modalità di accesso

Nulla deve essere presentato alla SC di Igiene e Sanità Pubblica in quanto la partecipazione alle commissioni è richiesta direttamente dal Comune o dalla Prefettura che trasmette la documentazione presentata dai richiedenti a tutti gli Enti coinvolti nel procedimento amministrativo per le eventuali verifiche di competenza.

5. Termine massimo per la conclusione dell'Iter

Date preventivamente fissate dal Comune o Prefettura di riferimento.

6.  Soggetto a cui è attribuito in caso di inerzia il potere sostitutivo

Direttore del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria

MODALITÀ: invio di una e-mail all'indirizzo di posta elettronica

Si richiede di evidenziare:

1) Nome e Cognome 2) numero di telefono 3) e-mail 4) oggetto della richiesta 5) nominativi delle persone della SC Igiene e Sanità Pubblica eventualmente già contattate per informazioni 6) Tempo trascorso per la mancata risposta alla precedente richiesta.

Ricorso avverso il giudizio del medico competente (Art. 41 D.L.gs 81/08) – Espressione di giudizio di idoneità al lavoro su richiesta del datore di lavoro (Art. 5 comma 3 Legge 300/70)

1. Descrizione del procedimento

  • Ricorso avverso il giudizio del medico competente (art. 41 D.Lgs 81/08)

Ricorso avverso il giudizio del medico competente (art. 41 D.Lgs 81/08)

L’art. 41 del D.Lgs 81/08 disciplina le modalità di effettuazione della sorveglianza sanitaria da parte del medico competente, in particolare:

- Al comma 8 prevede che “dei giudizi di cui al comma 6, il medico competente informa per iscritto il datore di lavoro e il lavoratore”

- Al comma 9 prevede che “avverso il giudizio del medico competente è ammesso ricorso, entro 30 giorni dalla data di comunicazione del giudizio medesimo, all’organo di vigilanza territorialmente competente che dispone, dopo eventuali ulteriori accertamenti, la conferma, la modifica o la revoca del giudizio stesso”

Qualora il lavoratore o il datore di lavoro non si ritengono soddisfatti del giudizio rilasciato dal medico competente possono entro trenta giorni dalla data di comunicazione dello stesso, presentare ricorso alla ATS di competenza

 

Altre informazioni utili

- Fino all’eventuale revoca o modifica espressa dal Collegio Medico della SC Prevenzione Sicurezza Ambienti Lavoro, il giudizio del medico competente mantiene la sua validità;

- Il giudizio del medico competente e la relativa facoltà di ricorso riguardano l'idoneità specifica del lavoratore ad eseguire mansioni per le quali, a norma delle disposizioni vigenti, è previsto un obbligo di sorveglianza sanitaria preventiva e periodica

Espressione di giudizio di idoneità al lavoro su richiesta del datore di lavoro (art. 5 comma 3 Legge 300/70)

L’art. 5 della Legge 300/70 disciplina gli accertamenti sanitari, in particolare:

- Al comma 3 prevede che “il datore di lavoro ha la facoltà di far controllare l’idoneità fisica del lavoratore da parte di enti pubblici ed istituti specializzati di diritto pubblico”.

La richiesta per l’accertamento dell’idoneità al lavoro, viene presentata dal datore di lavoro a SS Vigilanza e Controllo Sicurezza sul Lavoro in Azienda ; in alternativa la stessa richiesta può essere presentata anche a strutture specialistiche pubbliche ed a istituti specializzati di Diritto Pubblico.

2. Costo per l'utente

3. Uffici Competenti

SC Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro

SS Vigilanza e Controllo Sicurezza sul Lavoro in Azienda

4. Nome del responsabile del procedimento

SS Vigilanza e Controllo Sicurezza sul Lavoro in Azienda sede di Desio per il territorio di Monza e Brianza e nel Presidente della Commissione Medica presso la SS Vigilanza e Controllo Sicurezza sul Lavoro in Azienda sede di Lecco per il territorio di Lecco.

5.Modalità di accesso

Le richieste possono essere inviate tramite email/PEC all’indirizzo protocollo@pec.ats-brianza.it, consegnate tramite posta o personalmente presso i seguenti uffici segreteria:

  • per la provincia di Monza e Brianza:

SC Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Via Novara 3, 20832 Desio (da lunedì a venerdì dalle ore 9 alle ore 12) Tel. 0362/30481-6

  • per la provincia di Lecco:

SS Vigilanza e Controllo Sicurezza sul Lavoro in Azienda Via F. Filzi 12 - 23900 LECCO (da lunedì a venerdì dalle ore 9 alle ore 12) tel. 0341 281249

Gli interessati possono ricevere le informazioni che li riguardano, relativamente al procedimento in corso, contattando le strutture organizzative responsabili

Le convocazioni per le visite medico collegiali sono fissate il più rapidamente possibile e comunque entro sessanta giorni dall’arrivo di tutta la documentazione richiesta. La data viene stabilita dal Presidente del Collegio Medico o suo delegato, in accordo con gli altri componenti della Commissione.

6. Termine massimo per la conclusione dell'Iter

Il termine previsto per la conclusione del procedimento è di novanta giorni a partire dalla data di ricevimento della richiesta.

Tale termine può essere sospeso, per l’acquisizione di informazioni o documentazione relative a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso di ATS Brianza

Il procedimento non può essere sostituito da una dichiarazione dell’interessato, pertanto il procedimento non può concludersi con il silenzio-assenso dell’amministrazione.

7.  Nome del soggetto a cui è attribuito in caso di inerzia il potere sostitutivo

In caso di inerzia, il potere sostitutivo è attribuito al Direttore del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria della ATS Brianza:

Telefono segreteria: 0362 304872-3-6-7

Indirizzo posta elettronica certificata: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

8. Strumenti di tutela amministrativa e giurisdizionale

La tutela amministrativa e giurisdizionale è garantita da:

- Legge 241/1990 “nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e s.m.i

- Codice di comportamento dei dipendenti della Pubblica Amministrazione (DPR 62/2013)

- Legge 190/2012 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”

- D.Lgs 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e s.m.i

- Procedure di processo generali e specifiche redatte dalla ATS Brianza, nel rispetto della normativa vigente.

 

ATTI E DOCUMENTI DA ALLEGARE

Introduzione Servizio Imprese


Tutti i servizi della ATS BRIANZA dedicati alle Imprese, Aziende e Attività

  • Dove e quando vengono erogati

 

 

Questa sezione del sito è dedicata alle Imprese. L’obiettivo è fornire alle Aziende un servizio accessibile, comprensibile, di immediata lettura con tutte le informazioni necessarie per orientarsi tra le diverse prestazioni/attività che l’ATS BRIANZA effettua per le imprese.

Le prestazioni disponibili sono state riclassificate per essere più facilmente rintracciabili. Nel menù a sinistra trovate le voci che raggruppano le prestazioni/attività rese dall’ATS BRIANZA. Cliccando sulla singola voce comparirà un menù a tendina con l’elenco delle prestazioni/attività connesse a quella voce. Cliccando sulla singola prestazione si potranno trovare, per ciascuna prestazione:

  • una scheda informativa con tutte le indicazioni necessarie per poter ricevere la prestazione, la descrizione, il costo, le modalità di accesso alla prestazione con l’indicazione dei servizi (sedi e orari) che le erogano;
  • la modulistica da presentare per ottenere la prestazione.

 

 

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Sottocategorie

 

 

 

 

Le statistiche confermano che l’uso di attrezzature di lavoro ovvero di impianti elettrici è causa di infortuni anche di grave entità.

(infortuni Regione Lombardia ).

E’ noto che le cause del fenomeno infortunistico sono molteplici e coinvolgono in varia misura ed interazione aspetti strutturali e tecnici, organizzativi e procedurali, di informazione e formazione, individuali e sanitari.

Questa ATS ritiene che la Prevenzione di rischi non si espleti solo attraverso i controlli ispettivi  ma anche attraverso azioni di informazione e promozione delle buone prassi.

Per converso, la molteplicità di norme concernenti la sicurezza sul lavoro e la parcellizzazione delle informazioni connesse a tale materia non rendono facile il compito alle imprese.

Allo scopo, nel rigoroso rispetto di quanto disposto dall’art. 10 D.lgs. n. 81/2008, il Servizio Impiantistica e della Sicurezza (SIS)  ha attivato un servizio finalizzato a fornire informazioni in materia di sicurezza relativamente agli aspetti connessi all’uso in sicurezza delle attrezzature di lavoro ovvero impianti soggetti al regime delle verifiche periodiche (apparecchi di sollevamento, PLE, attrezzature in pressione, impianti termici, impianti elettrici e ascensori) .

Il servizio fornito deve essere inteso come strumento a disposizione degli “stakeholders della sicurezza” (imprese, lavoratori, RSPP, RLS, ecc.) per ottenere gratuitamente indicazioni direttamente dall’organo di vigilanza e permettere loro di minimizzare i costi di transazione connessi alla ricerca di informazioni finalizzate all’ottemperanza degli obblighi di legge e alla riduzione degli infortuni.

 


dati 1

Dati casistiche &statistiche

Contiene dati, statistiche e studi epidemiologici

su infortuni sul lavoro e malattie professiional

   
   rendicontazione1      

         Rendicontazione

Dati di attività della

SC Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro  

        

   
 piani mirati1

Piani mirati di prevenzione

Materiali, documenti e slide dei PIANI MIRATI

di Prevenzione in Corso o Conclusi 

   
 COORDINAMENTO1

 Comitato Territoriale Coordinamento

Attività del

COMITATO TERRITORIALE

DI COORDINAMENTO
ex art. 7 del DLgs 81/08

   
 PRIMO

  Primo, non morire

Progetto che ha lo scopo di intervenire

“per priorità di danno” sulle cause degli infortuni mortali e

sui traumi maggiori; comprende analisi dei fattori di rischio e

indicazioni di prevenzione inderogabili

   
faq1

Documenti, Faq, Assistenza

Documenti prodotti per l’assistenza alle aziende,

risposte alle domande più frequenti in tema di sicurezza sul lavoro 

   

mailing1


                                                                 

News, eventi e Iscrizione mailing list

Comunicazione su eventi connessi alla prevenzione

nei luoghi di lavoro e attività di formazione.


ISCRIZIONE ALLE MAILING LIST

(per restare informati in modo selettivo sui temi di proprio interesse)



 

 

 

 

 

 

 

 


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