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IMAGECampagna di screening per l'epatite C dedicata a tutti i cittadini tra i 35 e i 55 anni
Friday, 22 November 2024

Regione Lombardia promuove una campagna di screening per l'epatite C dedicata a tutti i...

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IMAGEGiornata Internazionale per l'eliminazione del Tumore della cervice uterina
Wednesday, 13 November 2024

  Offerta sul territorio di ATS Brianza: ASST Brianza per giovedì 21 novembre (dalle ore 9:00...

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IMAGESomministrazione della vaccinazione antipneumococcica in farmacia
Wednesday, 06 November 2024

    Lo pneumococco (Streptococcus pneumoniae) è un batterio estremamente diffuso,...

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IMAGEScreening gratuito del tumore alla prostata
Thursday, 31 October 2024

    A partire da novembre 2024, Regione Lombardia ha avviato un programma di screening...

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Servizio Imprese

Istanza di Controperizia e controversia - articoli 7 e 8 del d.lgs. 21 aprile 2021, n. 27

DESCRIZIONE DELLA PRESTAZIONE

La finalità dell’istituto della controperizia è garantire all'operatore dei settori di cui al comma 1 dell’art. 2 del d.lgs. n. 27/2021 s.m.i (di seguito operatore), i cui prodotti siano stati sottoposti a controllo ufficiale mediante campionamento con esito sfavorevole, la possibilità di riesaminare le registrazioni relative alle attività svolte dal momento del campionamento fino all’emissione del rapporto di prova per la specifica analisi o diagnosi. Tale riesame ha lo scopo di valutare l’affidabilità del risultato e, in caso di incertezze, consentire la richiesta di una rivalutazione, attivando l’istituto della controversia documentale e, se necessario, di quella analitica.

L'operatore può presentare istanza di controperizia entro 15 giorni dalla comunicazione dell'esito sfavorevole del campione, come previsto dall’art. 7, comma 5, del D.Lgs. n. 27/2021 s.m.i.

COSTO PER L’UTENTE E MODALITA’ DI VERSAMENTO:

È prevista una sola tariffa per la controversia, ai sensi dell’articolo 8 del D.Lgs. n. 27/2021 s.m.i., qualora l'operatore richieda all'Istituto Superiore di Sanità il riesame documentale dell'analisi, della prova o della diagnosi iniziale e, se necessario, ulteriori analisi, prove o diagnosi.

La tariffa è stabilita dall'allegato 3, sezione 3, del D.Lgs. n. 32/2021 s.m.i.

DENOMINAZIONE DEI SERVIZI - UFFICI COMPETENTI CON INDIRIZZI / RECAPITI TELEFONICI / ORARI DI APERTURA

SS Sicurezza Alimentare

5. Nome del responsabile del procedimento
Il responsabile della gestione del procedimento è individuato nel Responsabile/Dirigente della Struttura Semplice competente. 

MODALITA' DI ACCESSO

L’istanza deve essere trasmessa all’indirizzo: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

Utilizzando i moduli:

TERMINE MASSIMO IN GIORNI PER LA CONCLUSIONE

Il tempo di evasione è di 30 giorni dal protocollo in ingresso della richiesta, tenuto conto delle eventuali interruzioni.

N.B.: La presentazione di documentazione incompleta interrompe i termini e la richiesta di integrazione è inviata alla ditta dalla SS competente tramite pec

SOGGETTO A CUI È ATTRIBUITO IN CASO DI INERZIA IL POTERE SOSTITUTIVO

responsabile del SS Sicurezza Alimentare

Modalità: invio di una e-mail all'indirizzo di posta elettronica. Si richiede di evidenziare: 1) oggetto della richiesta; 2) nominativi delle persone della ATS già contattate con indicazione della richiesta; 3) Tempi di attesa per la mancata risposta alla precedente richiesta; 4) Nome e Cognome; 5) numero di telefono; 6) e-mail.

P.M.P. SB ADI

Regione Lombardia ha avviato un Piano Mirato di Prevenzione che coinvolge le 8 ATS Lombarde sul Sovraccarico Biomeccanico (SB) nei lavoratori del servizio di Assistenza Domiciliare. Il PMP è rivolto agli Enti Gestori accreditati sul territorio lombardo all’esercizio del servizio di Assistenza Domiciliare.

Il Piano Nazionale della Prevenzione (PNP 2020-2025), identifica il Piano Mirato di Prevenzione come strumento operativo per organizzare le azioni di supporto al processo di valutazione dei rischi e di organizzazione delle attività di prevenzione e protezione.

La necessità di avviare un Piano Mirato di Prevenzione rivolto a questa fattispecie di attività deriva dai dati relativi a numerosi studi che evidenziano, negli/lle operatori/rici ADI, un eccesso di patologie da sovraccarico biomeccanico tre volte più elevato rispetto ai colleghi/ghe ospedalieri/e.

Nel caso del PMP rivolto all’ADI, che si svolgerà nel periodo 2024-2025, il progetto prevede

1.       richiesta di compilazione della scheda di autovalutazione da parte degli enti gestori tramite servey dedicata

2.       coinvolgimento di uno/due ente/i gestore/i per ogni ATS in uno studio pilota con compilazione di questionario da parte degli operatori al fine di ricostruire la “giornata modale”

3.       valutazione clinico-anamnestica degli operatori coinvolti nello studio pilota da parte di operatori sanitari di ATS

4.       fase di vigilanza da parte di ATS su un campione di enti gestori

5.       restituzione dei risultati agli enti gestori

Eventuali richieste di chiarimenti possono essere trasmessi, per ATS Brianza, al seguente indirizzo di posta elettronica:

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P.M.P. Stress lavoro correlato

I rischi psicosociali e lo Stress Lavoro-Correlato rappresentano una delle sfide principali con cui è necessario confrontarsi nel campo della salute e della sicurezza sul lavoro in quanto hanno considerevoli ripercussioni sulla salute dei lavoratori ma anche su quella delle imprese. I rischi psicosociali e lo stress devono essere valutati e gestiti come qualsiasi altro rischio per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro. Lo Stress Lavoro-Correlato è una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che gli individui non si sentono in grado di corrispondere alle performances richieste o alle aspettative.

Regione Lombardia, aderendo al Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025, ha stabilito nel Programma Predefinito relativo allo Stress Lavoro Correlato (SLC) obiettivi ed azioni che intendono contribuire all’accrescimento e al miglioramento complessivo del sistema di gestione del rischio SLC, ponendo attenzione anche al tema delle violenze ed aggressioni nei luoghi di lavoro.

Sono state definite le Linee Giuda (DGW D.d.s 20 dicembre 2023 – n. 20428) per l’attivazione del Piano Mirato di Prevenzione Stress Lavoro Correlato a valenza Regionale, con indicazione a ciascuna ATS di applicare le indicazioni della Linea Guida assicurando un controllo modulato in assistenza e vigilanza conforme nell’intero territorio.

Il Piano Mirato si compone di diverse fasi:

-   Selezione settore produttivo e aziende da coinvolgere nel PMP;

-   Presentazione strumenti e modalità di compilazione della Scheda di autovalutazione da parte dei componenti del Ta.Te di ATS Brianza;

-   Compilazione scheda di autovalutazione da parte di tutte le aziende scelte e analisi dei dati ricevuti;

-    Selezione di un campione di strutture, su cui effettuare la verifica dei contenuti delle schede di autovalutazione;

-    Report con restituzione dei risultati e delle azioni di miglioramento possibili.

Nella logica di voler assicurare la massima efficacia, l’intervento si propone di considerare il coinvolgimento di quei settori/aziende che non sono stati interessati da altri piani mirati con riguardo ad attività di monitoraggio e vigilanza per fattori infortunistici e/o per la salute occupazionale. Dal momento che nell’ambito della prima indagine europea nelle aziende sui rischi nuovi ed emergenti si è evidenziato come i rischi psicosociali siano un fattore critico nei seguenti settori: socio-sanitario, scuola, pubblica amministrazione, immobiliare, bancario, trasporti/logistica, attività commerciali (GDO) e hotel/ristorazione/catering (HORECA). Le indicazioni ricevute dal tavolo Tecnico Regionale sono state quelle di focalizzarsi su questi settori.

Per questo motivo ATS Brianza ha deciso di rivolgere il PMP alla Grande Distribuzione Organizzata (GDO).

Per facilitare la fruizione dei materiali inerenti la gestione dello SLC, Regione Lombardia ha costituito un archivio documentale aggiornato, accessibile a tutte le figure della prevenzione e sicurezza e da tutti i soggetti interessati.

 Materiale utile

 

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Le statistiche confermano che l’uso di attrezzature di lavoro ovvero di impianti elettrici è causa di infortuni anche di grave entità.

(infortuni Regione Lombardia ).

E’ noto che le cause del fenomeno infortunistico sono molteplici e coinvolgono in varia misura ed interazione aspetti strutturali e tecnici, organizzativi e procedurali, di informazione e formazione, individuali e sanitari.

Questa ATS ritiene che la Prevenzione di rischi non si espleti solo attraverso i controlli ispettivi  ma anche attraverso azioni di informazione e promozione delle buone prassi.

Per converso, la molteplicità di norme concernenti la sicurezza sul lavoro e la parcellizzazione delle informazioni connesse a tale materia non rendono facile il compito alle imprese.

Allo scopo, nel rigoroso rispetto di quanto disposto dall’art. 10 D.lgs. n. 81/2008, il Servizio Impiantistica e della Sicurezza (SIS)  ha attivato un servizio finalizzato a fornire informazioni in materia di sicurezza relativamente agli aspetti connessi all’uso in sicurezza delle attrezzature di lavoro ovvero impianti soggetti al regime delle verifiche periodiche (apparecchi di sollevamento, PLE, attrezzature in pressione, impianti termici, impianti elettrici e ascensori) .

Il servizio fornito deve essere inteso come strumento a disposizione degli “stakeholders della sicurezza” (imprese, lavoratori, RSPP, RLS, ecc.) per ottenere gratuitamente indicazioni direttamente dall’organo di vigilanza e permettere loro di minimizzare i costi di transazione connessi alla ricerca di informazioni finalizzate all’ottemperanza degli obblighi di legge e alla riduzione degli infortuni.

 


dati 1

Dati casistiche &statistiche

Contiene dati, statistiche e studi epidemiologici

su infortuni sul lavoro e malattie professiional

   
   rendicontazione1      

         Rendicontazione

Dati di attività della

SC Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro  

        

   
 piani mirati1

Piani mirati di prevenzione

Materiali, documenti e slide dei PIANI MIRATI

di Prevenzione in Corso o Conclusi 

   
 COORDINAMENTO1

 Comitato Territoriale Coordinamento

Attività del

COMITATO TERRITORIALE

DI COORDINAMENTO
ex art. 7 del DLgs 81/08

   
 PRIMO

  Primo, non morire

Progetto che ha lo scopo di intervenire

“per priorità di danno” sulle cause degli infortuni mortali e

sui traumi maggiori; comprende analisi dei fattori di rischio e

indicazioni di prevenzione inderogabili

   
faq1

Documenti, Faq, Assistenza

Documenti prodotti per l’assistenza alle aziende,

risposte alle domande più frequenti in tema di sicurezza sul lavoro 

   

mailing1


                                                                 

News, eventi e Iscrizione mailing list

Comunicazione su eventi connessi alla prevenzione

nei luoghi di lavoro e attività di formazione.


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