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 P.M.P. Lavorazione lapideimarmo

ATS Brianza ha attivato il Piano Mirato di Prevenzione “LAVORAZIONE DELLA PIETRA” in collaborazione con il Comitato di Coordinamento Territoriale ex art.7 DLgs 81/08 dell’ATS Brianza
 
L’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) della Brianza, che comprende le province di Monza e Lecco, oltre alle attività di vigilanza nelle aziende sul rispetto della normativa di igiene e sicurezza del lavoro, ha intrapreso in questi anni numerose azioni di promozione della salute e sicurezza con le aziende del territorio con l’obiettivo di ridurre l'incidenza di infortuni sul lavoro e di malattie professionali e di migliorare le condizioni di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro. 
La lavorazione di alcune tipologie di pietre può esporre gli addetti all'inalazione di polveri contenenti silice libera cristallina (SLC), i cui  effetti sulla salute umana in soggetti professionalmente esposti si manifestano nel quadro patologico della silicosi e delle sue complicanze.  Recentemente sono state segnalate, anche nel nostro paese, silicosi in addetti a lavorazioni di taglio e sagomatura di “pietre artificiali” costituite da agglomerati di quarzo e altre forme di silice cristallina in percentuale superiore al 90%. Oltre alla silicosi l’esposizione a polveri contenenti silice libera cristallina può provocare il tumore polmonare e per tale ragione la sostanza è stata recentemente inclusa nell’elenco dei cancerogeni professionali ed è stato stabilito un valore limite di esposizione .
 

 

MATERIALI PRESENTATI NEL SEMINARIO DEL 10/11/2020:

Regole di comportamento dei Coordinatori della Sicurezza nei cantieri edili

Linee guida sulle regole essenziali di comportamento dei Coordinatori della Sicurezza nei cantieri edili.

GUIDA ALL’APPLICAZIONE DEL DECRETO LEGISLATIVO n. 81/08 NEI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI. 

Visto il testo Unico Sicurezza D.L.vo 9 aprile 2008, n°81, entrato in vigore il 15 maggio 2008, l’ATS della Brianza si è fatta promotrice di predisporre un “testo di riferimento” per l’attività dei Coordinatori per la Sicurezza in Progettazione ed Esecuzione nei cantieri temporanei o mobili di cui al Titolo IV Capo I del medesimo decreto, chiedendo la partecipazione degli Ordini e Collegi e dei CPT.

La partecipazione alla stesura di questo documento è stata condivisa da:

  • Ordine Ingegneri della provincia di Lecco
  • Ordine Ingegneri della provincia di Monza e della Brianza
  • Ordine Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Lecco
  • Ordine Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Monza e della Brianza
  • Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Lecco
  • Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Monza e della Brianza
  • CPT/ESPE Lecco
  • CPT Milano, Lodi, Monza e Brianza

Il seguente “strumento di lavoro” è stato elaborato e redatto per suggerire al Professionista che assume l’incarico di Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione e in fase di Esecuzione (in acronimo CSP e CSE), nuove modalità operative e comportamentali alle quali potrà fare riferimento per espletare più efficacemente la propria prestazione.

I CSP e CSE che adotteranno questi strumenti di governo della sicurezza del cantiere, saranno in grado di promuovere il coordinamento esprimendo la propria politica di prevenzione dei rischi nelle due fasi che ne caratterizzano l’incarico: durante la redazione del PSC nella fase di progettazione, e successivamente in esecuzione durante la realizzazione delle opere, attraverso attività finalizzate a mantenere bassi gli indici di infortunio e gravità.

Questo nuovo strumento, il cui utilizzo è consigliato ma non vincolante, è il risultato di uno studio delle applicazioni di “buone prassi” adottate in cantieri di diversa tipologia costruttiva, dimensione e durata.

Il testo non sostituisce i dettami della norma in vigore, ma ne interpreta i contenuti “pesandoli” su risultati pratici, derivati dall’analisi di processi produttivi coordinati con procedure di processo.

Il Coordinatore, potrà valutare e constatare che l’applicazione dei dette procedure, come strumento moderno e di condivisione con i soggetti attori del cantiere, può rappresentare un’opportunità per i professionisti più appassionati e attenti, di gestire con autorevolezza ed efficacia i processi di prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro, come i cantieri, facendo proprio uno “stile” di coordinamento.

L’adozione del “testo di supporto“ può essere, quindi, un valido strumento operativo che orienta i Coordinatori a rendere più efficace la propria attività di coordinamento ottemperando ai dispositivi normativi.

Scarica i documenti in PDF:

Si rammenta inoltre che In Regione Lombardia, è OBBLIGATORIA DA GENNAIO 2010 LA TRASMISSIONE ON-LINE DELLE NOTIFICHE PRELIMINARI DI APERTURA CANTIERE.

Sono già disponibili il sito e le modalità di accesso  - Scarica il documento informativo in pdf

 

Rischi e buone prassi per i giardinieri

 

 

Scarica la revisione 3 del marzo 2013, dell'opuscolo divulgativo sulla sicurezza e l'igiene del lavoro nella manutenzione del verde, completo delle nuove indicazioni per il lavoro in tree climbing.

 

Sottocategorie

 

 

 

 

Le statistiche confermano che l’uso di attrezzature di lavoro ovvero di impianti elettrici è causa di infortuni anche di grave entità.

(infortuni Regione Lombardia ).

E’ noto che le cause del fenomeno infortunistico sono molteplici e coinvolgono in varia misura ed interazione aspetti strutturali e tecnici, organizzativi e procedurali, di informazione e formazione, individuali e sanitari.

Questa ATS ritiene che la Prevenzione di rischi non si espleti solo attraverso i controlli ispettivi  ma anche attraverso azioni di informazione e promozione delle buone prassi.

Per converso, la molteplicità di norme concernenti la sicurezza sul lavoro e la parcellizzazione delle informazioni connesse a tale materia non rendono facile il compito alle imprese.

Allo scopo, nel rigoroso rispetto di quanto disposto dall’art. 10 D.lgs. n. 81/2008, il Servizio Impiantistica e della Sicurezza (SIS)  ha attivato un servizio finalizzato a fornire informazioni in materia di sicurezza relativamente agli aspetti connessi all’uso in sicurezza delle attrezzature di lavoro ovvero impianti soggetti al regime delle verifiche periodiche (apparecchi di sollevamento, PLE, attrezzature in pressione, impianti termici, impianti elettrici e ascensori) .

Il servizio fornito deve essere inteso come strumento a disposizione degli “stakeholders della sicurezza” (imprese, lavoratori, RSPP, RLS, ecc.) per ottenere gratuitamente indicazioni direttamente dall’organo di vigilanza e permettere loro di minimizzare i costi di transazione connessi alla ricerca di informazioni finalizzate all’ottemperanza degli obblighi di legge e alla riduzione degli infortuni.

 


dati 1

Dati casistiche &statistiche

Contiene dati, statistiche e studi epidemiologici

su infortuni sul lavoro e malattie professiional

   
   rendicontazione1      

         Rendicontazione

Dati di attività della

SC Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro  

        

   
 piani mirati1

Piani mirati di prevenzione

Materiali, documenti e slide dei PIANI MIRATI

di Prevenzione in Corso o Conclusi 

   
 COORDINAMENTO1

 Comitato Territoriale Coordinamento

Attività del

COMITATO TERRITORIALE

DI COORDINAMENTO
ex art. 7 del DLgs 81/08

   
 PRIMO

  Primo, non morire

Progetto che ha lo scopo di intervenire

“per priorità di danno” sulle cause degli infortuni mortali e

sui traumi maggiori; comprende analisi dei fattori di rischio e

indicazioni di prevenzione inderogabili

   
faq1

Documenti, Faq, Assistenza

Documenti prodotti per l’assistenza alle aziende,

risposte alle domande più frequenti in tema di sicurezza sul lavoro 

   

mailing1


                                                                 

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Comunicazione su eventi connessi alla prevenzione

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