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Progetto “PRIMO …. NON MORIRE” - Dalle cause degli infortuni alla prevenzione
Documentazione scaricabile
A causa delle dimensioni, si consiglia di effettuare il download dei file e non di aprirli on-line. Il materiale è liberamente utilizzabile, anche per interventi di formazione, citando la fonte.
Sono disponibili due tipologie di file nell'aggiornamento Versione 1.1 :
- Seminario del 27/06/2023 presentazione P.M.P. Primo non morire - Aziende - Materiali scaricabili
- Seminario del 22/06/2023 P.M.P Primo non morire - Cantieri - Materiali scaricabili
Ultimo aggiornamento: 04/07/2023
IL PERCHÉ DI QUESTA CAMPAGNA:
Il progetto nasce dall’esigenza di contrastare l’incremento di infortuni mortali che si è verificato in Lombardia nel 2018-19 e che nel 2019 in Brianza ha fatto registrare un numero di casi molto più alto del consueto.
Caratteristiche comuni a molti di questi infortuni mortali sono la ripetitività delle modalità di accadimento e la presenza di cause anche banali e facilmente eliminabili.
Per questo motivo il Comitato Territoriale di Coordinamento ha pensato di intervenire con un’ottica di priorità verso le situazioni più frequenti e gravi, affrontandole con un l’approccio del Triage: «primo non morire».
Alla preparazione dei materiali hanno collaborato, nell’ambito del Comitato Territoriale di Coordinamento: API Lecco, ATS – Brianza, Confartigianato Imprese Lecco, Confindustria Lecco Sondrio, ESEM CPT, ESPE Lecco, INAIL Prov. Lecco, INAIL Prov. Monza, Ordine Ingegneri Monza e Brianza.
OBIETTIVI
• Contrastare il continuo verificarsi di infortuni mortali facilmente evitabili con le misure di prevenzione. MOLTE COSE POSSONO SEMBRARE BANALI MA PER QUESTE BANALITA’ SI MUORE ANCORA !!!
• Non sostituire ma supportare la valutazione dei rischi effettuata dal datore di lavoro; infatti, in tema di prevenzione, NON E’ POSSIBILE SEMPLIFICARE MA SI PUO’ AIUTARE chi è coinvolto nelle valutazione e prevenzione dei rischi a GESTIRE LA COMPLESSITA’.
• Fare in modo che le situazioni di rischio grave o mortale siano prioritariamente e adeguatamente gestite dall’azienda, fermo restando che tutti gli adempimenti relativi alla sicurezza e salute sul lavoro devono essere attuati.
• Nella logica del TRIAGE, intervenire subito sulle situazioni di rischio che possono produrre il maggior numero di danni irreversibili nel breve periodo.
CONTENUTO E METODO DI LAVORO UTILIZZATO:
A partire dall’analisi dei dati statistici delle dinamiche di accadimento di tutti i 13.153 infortuni sul lavoro gravi, di cui 394 mortali, avvenuti dal 2010 al 2017 in Regione Lombardia (estratti per similitudine, sulla base di quelli definiti come “Traumi Maggiori” dal sistema AREU dei Pronto Soccorso), sono state individuate le modalità di accadimento più ricorrenti nei vari comparti. L’analisi è stata completata con i dati registrati in MAPI di Regione Lombardia che contiene i risultati delle indagini per infortunio grave sul lavoro svolte dal personale di ATS. Infine, i gruppi tematici di esperti hanno delineato le “modalità tipo” di evento da trattare, effettuando una valutazione multifattoriale dei fattori di rischio (Diagrammi Fishbone) alla base degli infortuni.
Per queste modalità, oltre ai diagrammi, sono fornite alcune delle “misure minime di prevenzione” da mettere subito in campo.
Il lavoro è “IN PROGRESS”; attualmente è coperto circa il 20% delle modalità di accadimento dei traumi maggiori e degli infortuni mortali; man mano che l’analisi proced e, saranno pubblicati successivi aggiornamenti per ampliare la copertura sulle modalità e integrare ulteriori analisi e metodi di prevenzione.
Il «ruolo» dell’energia negli infortuni - E’ l’energia che ferisce e uccide!
Ricercare dove si trova l’ENERGIA aiuta ad individuare i FATTORI DI RISCHIO con i relativi PERICOLI e a valutare e gestire i RISCHI.
Lo studio delle variazioni dell’energia è anche alla base del metodo utilizzato per l’analisi delle cause degli incidenti ed infortuni dell’altra Campagna di promozione della sicurezza di questa ATS “Impariamo dagli errori”.
L’analisi dell’albero delle cause dei singoli infortuni evidenzia che i determinanti che hanno consentito all’energia di danneggiare il lavoratore sono MULTIFATTORIALI, quindi anche le misure di prevenzione devono essere molteplici, seguendo sempre il principio della RIDONDANZA che significa mettere più barriere di protezione (attrezzature sicure, procedure di lavoro corrette, informazione, formazione, addestramento, vigilanza, ecc.) a tutela dei lavoratori.
Flusso di lavoro e ruoli
Per lo studio dei dati statistici e la preparazione dei materiali è stato definito questo flusso di lavoro
IL PROGETTO E’ APERTO A CONTRIBUTI ESTERNI
Uno degli obiettivi dei piani straordinari di regione Lombardia per la prevenzione degli infortuni è la raccolta di soluzione tecniche preventive e di buone pratiche; le aziende che lo desiderano possono inviare una scheda completa di tipo Pxxxx, con le misure di prevenzione per una singola modalità di infortunio (indicare a quale scheda Dxxxx si riferisce).La scheda può riportare, a richiesta, i riferimenti degli autori; ATS e il Comitato Territoriale si riservano di valutare la compatibilità con la normativa vigente e di apportare le modifiche grafiche necessarie per uniformare la scheda al documento.
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Documenti prodotti dal Comitato Territoriale di Coordinamento |
IL COMITATO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO della ATS-Brianza è stato istituito con deliberazione del Direttore Generale 23/02/2019 n. 123 che incorpora i preesistenti comitati di Monza e Lecco ed approva il regolamento in applicazione dell’art. 7 del DLgs 81/08, del DPCM 21/12/2007 e della DGR Lombardia n. X/5168 del 16/05/2016. Ha il compito di coordinare le attività di prevenzione nei luoghi di lavoro con il contributo di ATS, parti sociali e altri portatori di interessi e di altri enti che svolgono attività di vigilanza.
I Documenti e gli altri materiali prodotti dai gruppi di lavoro del Comitato sono disponibili nella parte dedicata all’assistenza alle aziende. |
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Piani Mirati di Prevenzione
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Piani Mirati Attivi | Piani Mirati Conclusi | |
I Piani Mirati di Prevenzione sono una nuova metodologia di azione che cerca di coniugare l'attività di promozione di buone prassi con l'attività di vigilanza propria dei Servizi di Prevenzione.
Le Fasi:
L'obiettivo: Scarica la Relazione sui Piani Mirati di Prevenzione in corso per il 2012 |
Sottocategorie
Allevamenti e Zootecnica
- Richiesta di macellazione a domicilio di suini e ovi-caprini
- Buone pratiche nella produzione e negli allevamenti
- Scambi ed esportazioni di alimenti di origine animale
- Applicazione D.Lgs. 194/08
- Allevamenti di animali da reddito - Vidimazioni, autenticazioni, trascrizioni di esiti
- Rilascio di nulla-osta per fiere, mostre di animali, spettacoli itineranti
- Registrazione di attività che prevedono la detenzione di animali da reddito -bovini, ovicaprini, suini, equidi, avicoli - (SCIA)
- Trasporto di animali per finalità commerciali
- Certificato attestante il controllo sanitario di animali (diversi dagli animali d\'affezione) destinati alla movimentazione nazionale e/o alla spedizione in paesi comunitari o extracomunitari o spediti da tali paesi e sotto osservazione
- Nulla osta per rilascio autorizzazione sanitaria per vendita animali di affezione
- Nulla osta per strutture detenzione degli animali d\'affezione (L.r. 33/2009)
- Autorizzazione alla detenzione di scorte di medicinali veterinari presso gli allevamenti di animali le cui carni o prodotti sono destinati all’alimentazione umana ( animali DPA) e presso gli allevamenti di animali non DPA
- Autorizzazione sanitaria per detenere scorte di medicinali veterinari nelle strutture di cura degli animali e al di fuori delle strutture di cura ai fini dell’ attività zooiatrica
- Riconoscimento comunitario per gli operatori del settore dei mangimi
- Riconoscimento comunitario per gli stabilimenti i che trasformano, trattano, immagazzinano e commercializzano Sottoprodotti di Origine Animale (SOA) e/o Prodotti Derivati (PD) in ambito Nazionale C
Apparecchiature e impiantistica
Le statistiche confermano che l’uso di attrezzature di lavoro ovvero di impianti elettrici è causa di infortuni anche di grave entità.
(infortuni Regione Lombardia ).
E’ noto che le cause del fenomeno infortunistico sono molteplici e coinvolgono in varia misura ed interazione aspetti strutturali e tecnici, organizzativi e procedurali, di informazione e formazione, individuali e sanitari.
Questa ATS ritiene che la Prevenzione di rischi non si espleti solo attraverso i controlli ispettivi ma anche attraverso azioni di informazione e promozione delle buone prassi.
Per converso, la molteplicità di norme concernenti la sicurezza sul lavoro e la parcellizzazione delle informazioni connesse a tale materia non rendono facile il compito alle imprese.
Allo scopo, nel rigoroso rispetto di quanto disposto dall’art. 10 D.lgs. n. 81/2008, il Servizio Impiantistica e della Sicurezza (SIS) ha attivato un servizio finalizzato a fornire informazioni in materia di sicurezza relativamente agli aspetti connessi all’uso in sicurezza delle attrezzature di lavoro ovvero impianti soggetti al regime delle verifiche periodiche (apparecchi di sollevamento, PLE, attrezzature in pressione, impianti termici, impianti elettrici e ascensori) .
Il servizio fornito deve essere inteso come strumento a disposizione degli “stakeholders della sicurezza” (imprese, lavoratori, RSPP, RLS, ecc.) per ottenere gratuitamente indicazioni direttamente dall’organo di vigilanza e permettere loro di minimizzare i costi di transazione connessi alla ricerca di informazioni finalizzate all’ottemperanza degli obblighi di legge e alla riduzione degli infortuni.
Approfondimenti sui rischi lavorativi specifici: Piani Mirati di Prevenzione, FAQ e informazioni
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Contiene dati, statistiche e studi epidemiologici su infortuni sul lavoro e malattie professiional |
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Dati di attività della SC Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro
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Materiali, documenti e slide dei PIANI MIRATI di Prevenzione in Corso o Conclusi |
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Comitato Territoriale Coordinamento Attività del COMITATO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO |
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Progetto che ha lo scopo di intervenire “per priorità di danno” sulle cause degli infortuni mortali e sui traumi maggiori; comprende analisi dei fattori di rischio e indicazioni di prevenzione inderogabili |
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Documenti prodotti per l’assistenza alle aziende, risposte alle domande più frequenti in tema di sicurezza sul lavoro |
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News, eventi e Iscrizione mailing list Comunicazione su eventi connessi alla prevenzione nei luoghi di lavoro e attività di formazione.
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